Expo Milano 2015 | Padiglione Cile

Pelle in travi reticolari di legno

Il principale materiale utilizzato è il legno lamellare, ottenuto mediante incollaggio di tavole in essenza pino radiata giunta appositamente dal Cile. Il legno è impiegato per ricordare che la superficie forestale in Cile è in aumento, in controtendenza rispetto alla deforestazione in corso sulla Terra.

Il Padiglione del Cile per Expo Milano 2015, progettato dall’architetto Cristiàn Undurraga, ingegnerizzato da F&M Ingegneria e realizzato da Albertani Spa sorge sul lotto S34 all’interno dell’area Expo. Il piano terra è progettato per esser il luogo di accoglienza per i visitatori con un open-space con cucine, shop e servizi di vario genere.
Al padiglione si accede dalla rampa che conduce al primo piano adibito ai 3  spazi espositivi dove attraverso 24 proiettori sincronizzati sono rappresentate differenti tipologie di scenari. All’ultimo piano si trova l’auditorium e la sezione dedicata agli uffici.

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STRUTTURA
Le fondazioni sono di tipo superficiale, 6 plinti isolati aventi dimensione di 4.8 x 4.8 m collegati tra loro da un reticolo di cordoli in calcestruzzo armato. La superficie di appoggio del plinto è circa a quota -3.00 m dal piano campagna, in modo da caricare lo strato di terreno di miglior qualità.
A piano campagna è stata realizzata una vasca in calcestruzzo armato nella quale è stato alloggiato un solaio a igloo, utile per la dispersione del gas radon e per il passaggio degli impianti. La vasca è realizzata con muretti perimetrali e una soletta armata di spessore 200 mm, sulla quale appoggiano gli igloo altezza 500 mm.
Sui plinti sono state ancorate le 6 colonne in acciaio a sostegno della struttura in legno lamellare del padiglione. Quest’ultime sono costituite da piatti in acciaio spessore 15 e 20 mm, saldati a comporre sezioni a cassone di base costante 345 mm e altezza variabile da circa 400 mm fino a circa 770 mm. Ogni colonna presenta tre rami che, partendo dalla testa del plinto ove sono incastrati si elevano con angolo di circa 60° sull’orizzontale a sostenere le travi in legno lamellare.

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La struttura del padiglione si sviluppa su tre piani fuori terra, per un’altezza totale massima di 14.80 m sul piano campagna e un ingombro in pianta di circa 65 m di lunghezza per 15 m di larghezza. Il padiglione presenta una pelle esterna realizzata in travi reticolari di legno lamellare poste sul perimetro, a tutta altezza (con l’esclusione del piano terra), sostenute dalla struttura del tetto. Una struttura reticolare con la stessa geometria ma con sezioni maggiori è collocata sul filo delle colonne, all’interno, e funziona come una trave parete di altezza 10.80 m (due piani più la copertura), sulla quale sono ancorati i solai.
Il piano terra, che contiene le colonne in acciaio, ha altezza circa 4 m; il piano primo risulta impostato a quota +4.00, il piano secondo a quota +8.00 e la copertura a quota +12.00. La parte di edificio tra +12.00 e +14.80 è un reticolo strutturale di travi in legno lamellare con funzione di sostegno del tetto, della facciata esterna e con funzione di ombreggiamento.

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Il principale materiale utilizzato, legno lamellare omogeneo in classe GL24h, è ottenuto mediante incollaggio di tavole in essenza pino radiata giunta appositamente dal Cile in quantità di 1.500 mc, lavorata in Italia e certificata secondo le normative Ce nell’unità produttiva di Edolo.
Le sezioni utilizzate sono variabili in funzione della posizione: 230 x 330 mm per la facciata esterna, 345 x 330 mm per quella interna distanziata di 2,20 m sul lato corto e 1,30 m sul lato lungo, travi principali 345 x 500 mm, travi secondarie 240 x 380 mm, travi di bordo 345 x 650 mm.
La struttura di sostegno del primo orizzontamento è realizzata attraverso l’utilizzo di un corrente perimetrale con sezione 230 mm di base e altezza di 650 mm, distanziato di 1,30 m sul lato lungo e 2,20 m sul lato corto vi è un secondo anello di corrente perimetrale realizzato con sezione 345 mm di base e altezza di 650 mm irrigidito da travi secondarie 345 mm per un altezza di 500 mm mentre diagonalmente da correnti da 240 mm di base per un altezza di 380 mm.

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Il secondo impalcato è realizzato in parte in legno e in parte in acciaio. La parte in legno è realizzata da un’orditura quadrangolare composta da una banchina esterna di 125 mm con altezza 50 cm all’interno della quale vi è una sotto struttura di travi con base 240 mm e altezza di 380 mm controventata all’orizzontamento superiore da diagonali 200 mm di base con altezza di 380 mm.
La parte di acciaio, per la formazione dei gradoni dell’auditorium, è composta da travi Hea260 chiuse da profili Hea450 e Heb360. La parte centrale della zona espositiva è ulteriormente irrigidita dall’utilizzo di tiranti dal diametro di 20 mm che sorreggono la travatura principale lignea con sezione 140 mm di base per 500 mm di altezza sul quale sono ammorsate delle costole con elementi di 200 mm x 200 mm.
L’impalcato di copertura è composto da una battitura di travi con geometria a T rovescia dall’anima generosa avente base di 240 mm e altezza di 550 mm ordite con passo 2500 mm una dall’altra. Al di sopra si sviluppa la struttura piramidale realizzata attraverso elementi posati con inclinazione a 45° aventi sezioni 180 mm per 180 mm. I piani di calpestio sono stati realizzati attraverso il sistema Lignum K di Habitat Legno.

IL CANTIERE
Paese: Cile
Tema: Un Paese ricco di varietà
Progettazione architettonica: Undurraga Deves Arquitectos – Cristiàn Undurraga
Coordinatore del progetto: Sebastian Mallea
Progettisti Associati – Arch. principale: Hugo Sillano
Progettista strutture e impianti: Sandro Favero – F&M Ingegneria
General contractor: Albertani Spa
Principali tecnologie utilizzate: Legno lamellare

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