Punti di Vista | Giulio De Carli, managing partner One Works

Processi di rigenerazione urbana, Genova: un modello da replicare

Al convegno dal titolo “Città del futuro: infrastrutture e finanza sostenibili” organizzato da Exsuf, Unece e Liuc – università Cattaneo, tenutosi presso il Comune di Genova, è intervenuto Giulio De Carli, managing partner di One Works, in merito al “modello Genova”, esempio di programmazione, pianificazione di infrastrutture e innovazione tecnologica.
Giulio De Carli | Managing partner One Works.

Il modello Genova, evocato costantemente sul fronte procedurale, rappresenta forse un unicum nel panorama italiano dei grandi cantieri, solitamente caratterizzato da lunghi tempi di realizzazione e costi che spesso lievitano ben oltre le previsioni. Un modello che non si esaurisce nella rapidità delle procedure.

Poche altre città italiane possono vantare l’articolazione tra progetti di lungo, medio e breve termine e la complessità di pianificazione tra accessibilità, mobilità e rigenerazione urbana che, in parallelo con l’innovazione nelle attività economiche, caratterizzano il capoluogo ligure.

Un’eccezione costruita sulle capacità e competenze della governance e dell’apparato amministrativo, in grado di governare processi complessi dalla programmazione alla realizzazione delle infrastrutture e di armonizzare la pianificazione locale con quella nazionale. Certamente ha giocato un ruolo fondamentale l’accelerazione impressa dalla gestione commissariale straordinaria.

Nel contesto generale s’inserisce il tema della qualità dei progetti e delle opere realizzate, e della spinta forte verso la sostenibilità e l’innovazione tecnologica, che caratterizza gli interventi sulla città, molti dei quali sono parte del grande contributo di visione, se non addirittura di disegno, dell’arch. Renzo Piano.

La vera sfida oggi è replicare nei futuri processi di rigenerazione urbana, tanto a Genova, quanto nel resto del Paese, la stessa qualità di visione e di progetto che ha caratterizzato non solo la ricostruzione del Ponte Morandi, ma anche, ad esempio il Waterfront di Levante, per citare solo i più recenti progetti firmati da Renzo Piano.

Progetti che non solo mettono al centro il rapporto tra l’opera ed il territorio e la comunità destinati ad ospitarla, ma costituiscono benchmark per qualità esecutiva, budget e programmazione. Abbiamo seguito la stessa traccia per disegnare l’ampliamento dell’aeroporto, di cui sono iniziati da poco i lavori di costruzione.

Come? Indubbiamente grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, istituzioni e imprese, dando la possibilità al capitale privato di poter intervenire su basi progettuali, amministrative ed economiche sicure, a supporto del pubblico.

Negli ultimi mesi abbiamo osservato un interessamento sempre maggiore di fondi di private equity internazionali verso progetti in Italia. Per questo è ancora più importante che la pubblica amministrazione metta la pianificazione nella giusta scala di priorità e che i privati puntino a percorsi per la definizione dei programmi di progetto e per l’affidamento dei progetti che mettano la qualità al primo posto.

La città di Genova è un bell’esempio, un vero “modello”, diventato oggi un vero e proprio riferimento per le infrastrutture innovative e sostenibili, un simbolo dell’Italia che riparte con forza e determinazione. Adesso dobbiamo trovare il modo di replicare il modello, generando condizioni simili in tutte le altre città.

di Giulio De Carli | Managing partner One Works

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