Feneal - Filca - Fillea | Codice Appalti

Rappresentanze sindacali: «il Governo intervenga su concessionarie autostradali, a rischio 3.600 posti»

Per i sindacati la cabina di regia insediata a Palazzo Chigi per il varo del primo decreto correttivo al Codice degli appalti «deve dimostrare buon senso e non perdere l’occasione di sanare questa situazione di ingiustizia».

«Il governo ha un’occasione da non perdere: con il decreto correttivo al Codice degli appalti, che chiediamo venga emanato quanto prima, può escludere dal limite del 20% per gli affidamenti diretti la progettazione e la manutenzione effettuate dalle concessionarie autostradali.

In questo modo, confermando quanto già concordato con il Mit, si garantirebbe il grande patrimonio di professionalità dai lavoratori di queste aziende, scongiurando il rischio di perdere ben 3.600 posti di lavoro». Così i vertici nazionali delle segreterie di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, dopo aver appreso che il Consiglio dei ministri sta definendo il testo del provvedimento.

I sindacati specificano che «se dovesse essere confermata la norma che prevede che l’80% degli appalti sia affidato con le gare e non con i cosiddetti lavori in house, si aprirebbe una dura fase di ristrutturazione delle imprese interessate, e a pagarne le conseguenze sarebbero come sempre i lavoratori qualificati, oltre che la qualità e la sicurezza delle autostrade italiane, percorse ogni giorno da milioni di persone. La cabina di regia insediata a Palazzo Chigi per varare il primo decreto correttivo al Codice degli appalti dimostri di avere buon senso e non perda l’occasione di sanare questa ingiustizia.

Le aziende stanno utilizzando questa situazione normativa come alibi per tagliare gli organici: ad oggi sono stati già avviati oltre 400 licenziamenti e altri sono in arrivo, una situazione insostenibile ed inaccettabile».

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