Regione Toscana | Governo del territorio

Regione Toscana: riformata la legge sul governo del territorio

Al centro del testo il freno sul consumo di nuovo suolo e la riqualificazione dell'esistente nei terreni urbanizzati. Emersa la necessità di rendere effettivo il principio già presente nella legge 1/2005 per il quale nuovi impegni di suolo sono ammessi solo se non sussistono possibilità di riuso.

La Regione Toscana ha riformato la legge urbanistica del 2005 con una nuova legge sul governo del territorio approvata in Consiglio regionale. Il risultato raggiunto è frutto di un lungo percorso costruito con incontri di concertazione e sedute di commissione, che ha concluso il proprio iter con il voto in aula e che era iniziato formalmente il 21 giugno del 2011 con l’approvazione del documento d’indirizzo in Consiglio regionale, consolidatosi con l’approvazione in giunta della proposta di articolato il 30 settembre 2013.

Freno al consumo di nuovo suolo. La nuova legge fa leva sul freno al consumo di nuovo suolo, sulla riqualificazione dell’esistente nei terreni urbanizzati, sulla tutela del territorio agricolo da trasformazioni non agricole e sulla pianificazione di area vasta.
Nell’insieme il testo risponde all’esigenza di mantenere la «governance territoriale» quale modello di relazioni tra soggetti pubblici competenti in materia di governo del territorio nel rispetto del principio di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza e cerca di garantire al contempo una maggiore responsabilizzazione di ciascun soggetto.

Riuso degli insediamenti. È emersa dunque la necessità di rendere effettivo il principio già presente nella legge 1/2005 per il quale nuovi impegni di suolo sono ammessi solo se non sussistono possibilità di riuso degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti, codificando dispositivi e procedure volti a contrastare il consumo di nuovo suolo.

Anna Marson | Assessore al Territorio Regione Toscana
Anna Marson | Assessore al Territorio Regione Toscana

Anna Marson | Assessore al territorio Regione Toscana
«Questa nuova legge pone la Toscana come innovatrice rispetto a un dibattito nazionale che vede più proposte di norme per contrastare il consumo di suolo. Un’innovazione intesa come riforma delle regole che avvicina la Toscana alle più avanzate normative europee. Il lavoro che ha portato all’approvazione di questa legge è stato lungo e dialettico e ha visto l’impegno di molte persone. In questo percorso ci sono state modifiche che non hanno però inficiato l’impostazione iniziale e sono orgogliosa che alcuni principi e dispositivi siano divenuti, come è emerso da molti degli interventi in aula, patrimonio comune».

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