Edilizia storica | Restauro

Rinnovati intonaci, modanature e capitelli con la gamma Röfix Belit

Per il restauro del campanile della Basilica di S. Pietro Apostolo di Broni (Pv) che versava in un avanzato stato di degrado degli intonaci, in particolare dei capitelli e delle modanature complesse con distacchi di ampie parti d’intonaco, si è fatto ricorso alla gamma di prodotti Röfix Belit che per i suoi componenti e caratteristiche quali la presa rapida, la forte aggraffatura, il ridotto ritiro e l’elevata resistenza alle intemperie consentiva la rapidità nell’esecuzione del complesso intervento sul repertorio decorativo e garantiva la sua durata nel tempo.

La Parrocchia di S. Pietro Apostolo in Broni (Pv) è, da alcuni anni, impegnata nel restauro dell’esterno della basilica. Grazie al contributo di un devoto del Santo patrono, San Contardo d’Este, è stato possibile affrontare anche i lavori per il restauro del campanile dove il degrado degli intonaci era tanto avanzato da compromettere, in modo irreversibile, le partiture decorative, infatti era dagli anni Settanta del secolo scorso che non si eseguivano interventi di manutenzione al campanile.Basilica di S. Pietro Apostolo di Broni_roefixLa chiesa era dotata di una torre campanaria già nel Duecento quando, alla morte di San Contardo, il 16 aprile 1249, le campane suonarono senza aiuto umano.
Le prime notizie su opere al campanile risalgono al 1528 quando “si costruisce o si ricostruisce il campanile”. Sono gli anni in cui è in costruzione anche la basilica nella sua configurazione attuale.
I lavori riprendono nel 1627 con la costruzione della cella campanaria, mentre la cuspide sarà realizzata nel 1672, completa di sfera e croce. Sempre riparato nei secoli successivi, in seguito al terremoto del 1828, nel 1834, su progetto dell’architetto Giuseppe Maccabruni, la cella campanaria e la cuspide assumono l’attuale configurazione.
Nei decenni successivi sarà rifatta più volte solo la copertura metallica. Nuovi lavori al campanile sono eseguiti solo nel 1972 con la copertura in rame della cuspide e la sostituzione dei vasi con fiamma con nuovi d’identica forma, non in pietra, ma in graniglia e cemento colorato.
Nel 1975 è rifatto completamente l’intonaco della torre campanaria, “dal tetto fino al castello delle campane” e si procede alla tinteggiatura di basilica e campanile. Nei decenni successivi sono eseguite solo opere di rappezzo dell’intonaco.
Ormai da tempo, pezzi di materiale cadevano dalla cella campanaria costringendo a un costante controllo della copertura della basilica per sostituire i coppi rotti ed evitare infiltrazioni d’acqua piovana.Basilica di S. Pietro Apostolo di Broni_roefix L’intervento, di fatto, non era più rinviabile. Dal ponteggio, quasi un grattacielo sopra i tetti del centro storico, è stato possibile verificare l’avanzato stato di degrado degli intonaci, in particolare dei capitelli e delle modanature complesse. I rappezzi per fermare i distacchi e le perdite di materiale, eseguiti con malta a base cementizia, avevano formato una pellicola rigida che aveva favorito lo sfarinamento e la perdita del sottostante strato di calce, accelerando le cadute di parti e trasformando gli elementi decorativi in precari gusci vuoti. L’esposizione ha poi aggravato l’intero processo portando alla perdita di ampie parti d’intonaco, in particolare nel lato verso mezzogiorno. L’intonaco rimasto all’esterno e all’interno della cella era, per la maggior parte, completamente staccato dal supporto e non più recuperabile.Basilica di S. Pietro Apostolo di Broni_roefix

I LAVORI
I lavori sono stati divisi tra le opere edili, affidate all’impresa Trespidi Armando e le opere di restauro assegnate alla ditta ReA di Alessandro Cini.
Gli intonaci decoesi o staccati dalle murature sono stati rimossi ed è stata eseguita la stratigrafia di un nuovo intonaco, a base di calce idraulica naturale Nhl5, composto da un primo rinzaffo con la malta da rinzaffo a base di calce idraulica naturale Röfix 675 e successivo intonaco a mano per restauro a base calce idraulica naturale Nhl5 Röfix 695, particolarmente idonei per murature storiche di forte spessore, e da stabilitura finale realizzata con stabilitura a base di calce idraulica naturale Nhl5 Röfix 380 stesa a due strati.
04 Basilica di S. Pietro Apostolo di Broni_roefix_webContemporaneamente i restauratori sono intervenuti sulle modanature complesse e sui capitelli. Dopo la rimozione selettiva delle parti degradate, seguita da trattamenti con biocida e da un accurato lavaggio, è iniziata l’opera di consolidamento in profondità con silicato di etile e con interventi d’impernatura.
La paziente opera di recupero e ricostruzione delle parti mancanti dei capitelli e delle modanature, è stata realizzata con Röfix Belit malta per restauro e Röfix Belit finitura, specifiche per il restauro che per i suoi componenti e le particolari caratteristiche quali la presa rapida, la forte aggraffatura, il ridotto ritiro e l’elevata resistenza alle intemperie permetteva la rapidità nell’esecuzione del complesso intervento sul repertorio decorativo e garantiva la sua durata nel tempo.
L’intervento è stato completato con la coloritura a base di silicato di potassio seguita dalla stesura di protettivo idrorepellente a base silossanica. La scelta cromatica, concordata con la Soprintendenza, è stata guidata dalle tracce di coloriture rinvenute durante l’esecuzione dei lavori.

Röfix Belit >> | Gamma specifica per il restauro. Specifici per il restauro, i prodotti della gamma Röfix Belit prendono il nome dalla denominazione mineralogica del disilicato di calcio, fase primaria di legante di tutte le calci idrauliche nonché dei prodotti Röfix Belit. Il legante, cotto a max. 1100 °C in forno a tino corrisponde allo storico “cemento romano” o “calce romana”, che attorno al 1900, è stato impiegato in molte parti d’Europa e degli Usa, prima di essere sostituito dal cemento Portland, per i più svariati lavori su facciate, statue e monumenti.

Chi ha fatto Cosa
Committente: Parrocchia di San Pietro Apostolo, Broni (Pv)
Progettista e direzione lavori: Arch. Angela Ferraresi, Broni (Pv)
Impresa esecutrice: Impresa Trespidi Armando, Stradella (Pv)
Impresa di restauro: ReA Restauroearte di Alessandro Cini, Campospinoso (Pv)
Rivenditore: Edilcentro srl, Broni (Pv)

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