Indagine | Guamari

Top 200 società di architettura (e design)

La classifica aggiornata delle top 200 società di architettura (e design) vede la cifra d’affari totale crescere del 25,5 percento (rispetto al 2020) superando i 619 milioni, con una quota di fatturato all’estero limitata al 18,6 percento. Allegata a questo articolo, in anteprima, l’ultima versione della classifica (con le consuete indispensabili note esplicative) che resterà consultabile, sempre aggiornata in tempo reale (fino alla nuova versione su dati 2022) nel sito www.guamari.it.

Aggiornare il quadro dell’offerta dell’industria delle costruzioni (e non, si badi bene, “per le costruzioni” che include anche il molto diversificato, e mal circoscrivibile, indotto produttivo) è lo scopo di questa serie di tre articoli, che commentano classifiche più complete di quanto pubblicato e divulgato finora. Essendo il riferimento anglosassone quello della aec industry cominciamo nel primo contributo dall’architettura per proseguire con l’ingegneria e infine con le costruzioni (generali e specialistiche).

Questa è un’occasione di fine anno per ampliare il ragionamento sul mercato (dal punto di vista dell’offerta) rispetto a quanto già scritto nelle 216 pagine del Report 2022 on the Italian Architecture, Engineering and Construction Industry, pubblicato a Milano nel novembre 2022 sia a stampa che nel sito www.guamari.it e presentato in un incontro-dibattito presso Confindustria a Roma il 15 dicembre.

Ecco il primo articolo della serie che include nella “top 200” altre 14 realtà i cui dati di bilancio sono stati reperiti nell’ultimo mese: si tratta in ordine alfabetico di A1 Engineering, AGLarchitects, Archliving, Baustudio, BL-Solutions, CC Architects, CMA Atelier d’Architettura, Exup, Fabrica, Pardo Office Architects, Rilo Digital Planning, Sadler Associati, Spazio3 Architettura, Studio AD2, alzando così la soglia minima di fatturato 2021 per accedere a questo gotha da 691 mila a 785 mila euro.

La nuova, inedita, classifica è allegata. Si noti che mancano ancora per ritardi nel deposito del bilancio 2021 società quali Bergundtal, M2Atelier, Polis, … Si ricordi anche che non sono oggetto di indagine nomi noti della progettazione quali: Barreca & La Varra, Camerana & Partners, CL&AA, C+S Architects (a cui è stato appena assegnato il premio Architetto Italiano 2022 dal Cnappc), Iotti + Pavarani, Italo Rota, Studio Valle Architetti Associati (omonimo udinese delle due realtà romane).

Rileva premettere alla lettura dei dati di bilancio (e alla consultazione dei siti esplicativi delle singole società di maggior interesse) che l’architettura è in questo momento l’attività professionale (in veste imprenditoriale) che riserva le maggiori sorprese non fosse che per una tendenza crescente: quella di cercare integrazioni con gruppi multidisciplinari di ben maggiori dimensioni che amplino lo spettro di interventi a trasformazioni permanenti del territorio del respiro, in particolare, della rigenerazione urbana in tutte le sue molteplici accezioni.

In preparazione di questi sviluppi di “crescita esterna” la professione sempre più abbandona l’impostazione creativa/artigianale che la aveva sempre caratterizzata per darsi un’organizzazione manageriale: nei casi delle aziende di maggiori dimensioni, creando una figura di direttore generale (tipicamente non architetto) che metta ordine nella gestione delle diverse e sempre più articolate funzioni e competenze aziendali (sia quelle più “interne” alla produzione di progetto sia quelle più “esterne” rivolte ai rapporti con fornitori da un lato e con fruitori dall’altro (passando per le società con le quali può essere interessante stringere alleanze per partecipare insieme a concorsi (di idee o di architettura) nonché a gare che coinvolgano imprese di costruzioni).

Peraltro, la produzione di progetto in architettura (ancora più che in ingegneria, in quanto attività meno focalizzata sull’edilizia esistente), si è particolarmente giovata, sia in termini di produzione che di redditività, della spinta di mercato impressa dall’introduzione delle agevolazioni fiscali a suo tempo introdotte con le diverse formule di superbonus rivolte all’attività di adeguamento tecnologico/ristrutturazione, pur rischiando un improvviso rallentamento allo “stringersi dei cordoni della borsa” della spesa statale.

I nuovi numeri

La classifica aggiornata delle top 200 società di architettura (e design) vede la cifra d’affari totale crescere del 25,5 percento (rispetto al 2020) superando i 619 milioni, con una quota di fatturato all’estero limitata al 18,6 percento.

Il conto economico può vantare ottimi risultati anche a livello reddituale a partire dall’ebitda, salito del 47,4 percento su base annua e proseguendo con l’utile netto, aumentato nello stesso periodo del 61,7 percento.

Lo stato patrimoniale conferma una posizione finanziaria netta attiva, migliorata del 2,8 percento e soprattutto mostra un patrimonio netto incrementato del 21,7 percento (tra il 2020 e il 2021).

Allegata a questo articolo, in anteprima, l’ultima versione della classifica (con le consuete indispensabili note esplicative) che resterà consultabile, sempre aggiornata in tempo reale (fino alla nuova versione su dati 2022) nel sito www.guamari.it.

di Aldo Norsa e Stefano Vecchiarino

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