Riqualificazione urbana | Bagnoli - Coroglio

Tuccillo (Acen) sulla trasformazione delle aree Bagnoli – Campi Flegrei

Per il vertice dei costruttori napoletani la posizione assunta dalla giunta De Magistris purtroppo non contribuisce a creare le condizioni per il rilancio del progetto di sviluppo dell’area di Bagnoli.
Francesco Tuccillo | Presidente Acen
Francesco Tuccillo | Presidente Acen

«La soluzione del Governo di adottare per le aree Sin (Siti di interesse nazionale), quindi anche per Bagnoli, procedure più celeri per la rigenerazione è l’unica via obiettivamente praticabile, anche per rispondere ai lunghi ritardi accumulati in questi anni»: così il presidente Acen, Francesco Tuccillo sul ricorso del comune di Napoli respinto dal Tar Campania.

Tuccillo ha segnalato che  «il programma di rigenerazione urbana previsto dall’art.33 dello ‘Sblocca Italia’ anche in virtù del fallimento della Stu Bagnolifutura, rappresenta l’unica possibilità per una gestione organica della trasformazione dell’intera area di Bagnoli-Coroglio e dei Campi Flegrei, una nuova ‘zona omogenea’ della neonata Città metropolitana che coinvolge la 9° e la 10° municipalità del comune di Napoli e i comuni di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida. L’area ha grandi potenzialità di sviluppo economico e culturale per l’intero territorio metropolitano.  Secondo gli ultimi rilevamenti Istat, infatti, quest’area conta più di 320mila abitanti, figurando come la nona città italiana prima di Bari e dopo Bologna e Firenze. La posizione di ostilità assunta dalla giunta de Magistris, purtroppo, non contribuisce a creare le condizioni per il rilancio del progetto di sviluppo dell’area di Bagnoli ed è ancora più incomprensibile alla luce dell’apertura della cabina di regia all’amministrazione locale».

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