Produzione | Edilizia Green

Velux Italia: carbon neutral entro il 2041

La strategia di sostenibilità di Velux, varata nel 2020, non ha solo l’obiettivo di azzerare le emissioni di carbonio derivanti da tutte le attività del gruppo, ma di arrivarci prima di altri: diventare cioè lifetime carbon neutral entro il 2041 (anno del centenario della costituzione) compensando tutte le emissioni, anche quelle passate, a partire dal 1941, data di fondazione.

Velux è il marchio creato nel 1942, oggi di proprietà della società Vkr Holding A/S, che fa capo alla famiglia Rasmussen e a una serie di fondazioni benefiche. I suoi prodotti, le finestre per tetti, hanno trasformato mansarde e sottotetti un po’ in tutto il mondo ed è sicuramente una delle aziende più ambiziose in campo ambientale.

La strategia di sostenibilità di Velux, varata nel 2020, non ha solo l’obiettivo di azzerare le emissioni di carbonio derivanti da tutte le attività del gruppo, ma di arrivarci prima di altri: diventare cioè lifetime carbon neutral entro il 2041 (anno del centenario della costituzione) compensando tutte le emissioni, anche quelle passate, a partire dal 1941, data di fondazione.

Gli uffici Velux Italia di Colognola ai Colli, Verona

Una strategia che implica idee e progetti ben definiti per l’intero ciclo produttivo, come ad esempio ricorrendo solo a fonti di energia rinnovabile entro il 2030 (si spiega così la collaborazione con la società di trasformazione elettrica Schneider Electric, che entro il 2023 porterà a utilizzare in tutti gli stabilimenti solo energia green).

Una trasformazione già iniziata in due stabilimenti tra i più energivori, quelli in Germania e Polonia, mentre quello francese di Marnay, in Haute-Saône, è già autonomo grazie all’installazione di 1.200 metri quadrati di pannelli fotovoltaici. Oltre alle fonti rinnovabili, la svolta green della società danese prevede l’utilizzo di pompe di calore e la produzione di energia da rifiuti legnosi ricavati da foreste con certificazione Fsc/Pefc.

Per raggiungere obiettivi così ambiziosi in così poco tempo, anche la filiera produttiva va coinvolta. Per questo i ricercatori di Velux hanno messo a punto uno strumento, il carbon model, realizzato con la collaborazione dell’organizzazione Carbon Disclosure Project, che permette ai fornitori di valutare e documentare la loro impronta di carbonio: fino a oggi hanno aderito in 134.

Finestra per tetti in legno Velux Ggl con apertura a bilico

Non a caso il gruppo aderisce e promuove il modello Science Based Targets: un’iniziativa creata per fissare obiettivi climatici basati sull’approccio scientifico (si tratta di una collaborazione tra il Carbon Disclosure Project, il Global Compact dell’Onu, il World Resources Institute e il Wwf; nda).

Altro obiettivo. Cambiare gli imballaggi delle finestre fabbricate: dalla plastica al cartone totalmente riciclabile certificato dall’Fsc. Già oggi (si legge nei documenti dell’azienda) il 90% del packaging delle finestre per tetti a falda è stata convertita al solo cartone. Una mossa che ha permesso di ridurre del 13% l’impronta di carbonio degli imballaggi.

Infine, tra le azioni di sostenibilità avviate dal gruppo, figura la collaborazione ventennale con il Wwf sul progetto Frecar (Forest Regeneration for Enhanced Carbon Stocks in the Albertine Rift), grazie al quale l’azienda danese finanzierà cinque progetti per conservare e ripristinare le foreste.

Velux App Controll per la movimentazione a distanza delle finestre

In Italia, Velux è presente con la sua sede commerciale di Colognola ai Colli, vicino a Verona, che dà lavoro a circa 120 persone e che dispone di una rete di 2.000 rivenditori Qui, come altrove, la gamma dei prodotti in commercio, oltre all’assistenza tecnica, comprende finestre per tetti a falda e tetti piani, tapparelle, tende esterne e interne, sistemi di automazione, lucernari e tunnel solari.

Marco Soravia, amministratore delegato Velux Italia

A dirigere la sede commerciale veronese è Marco Soravia, ad di Velux Italia, che conferma le strategie e gli obiettivi del gruppo e che al racconto aggiunge un aspetto importante. «Nella valutazione dell’impronta climatica attraverso il Life Cycle Assessment di un prodotto, la tecnologia può giocare un ruolo importante, che può trasformare un bilancio negativo nel suo opposto. La domotica applicata a una nostra finestra permette infatti l’adattamento ai cambiamenti della temperatura sia interna che esterna, aumentando o diminuendo l’apporto dell’impiantistica tradizionale».

Un esempio concreto di applicazione della domotica lo si ritrova nella finestra Velux Ggl Integra; motorizzata, completata con schermi solari esterni e controllo domotico interno all’abitazione. In automatico, la finestra si adatta in modo smart alle condizioni climatiche interne ed esterne. In chiusura, un apprezzamento per il Sustainability Report 2021 del gruppo. Una buona pratica da imitare.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here