Società d’ingegneria | Triennio 2017/2020

Oice: eletto il nuovo consiglio direttivo

Secondo il presidente Gabriele Scicolone il nuovo consiglio rappresenta tutte le anime dell’associazione: dalle grandi società concessionarie di servizi di ingegneria per conto di enti pubblici alle multinazionali, dalle società italiane che esportano know how in tutto il mondo alle piccole e medie società che rappresentano il vero tessuto connettivo del sistema.

L’Oice, l’associazione aderente a Confindustria, che raggruppa 385 società di ingegneria e di architettura per un fatturato complessivo di oltre due miliardi di euro, ha rinnovato il consiglio direttivo durante l’assemblea che si è tenuta a Roma lo scorso 23 giugno.

Nel nuovo consiglio direttivo su 20 consiglieri, 11 sono stati riconfermati dal consiglio precedente, mentre 9 sono i nuovi entrati.

Il nuovo consiglio direttivo che sarà in carica fino al 31 maggio 2020, è così composto:

  • Ing. Andrea Benincasa Di Caravacio/Sotec srl
  • Ing. Maurizio Boi/Tecnolav Engineering srl
  • Ing. Roberto Carpaneto/D’Appolonia spa
  • Ing. Sandro Favero/F&M Ingegneria spa
  • Ing. Francesca Federzoni/Politecnica ingegneria ed architettura sc
  • Ing. Giovanni Battista Furlan/Net Enginering International spa
  • Ing. Antonino Galata’/Spea Engineering spa
  • Arch. Armando Latini/European Engineering – Consorzio stabile di ingegneria
  • Dott. Antimo Lentini/S.J.S. Engineering srl
  • Ing. Beatrice Majone/Majone & Partners srl
  • Ing. Nicola Angelo Marotta/Technip Italy spa
  • Ing. Guglielmo Migliorino/Duomi srl
  • Dott. Alessandro Pandolfi/Pro Iter srl
  • Ing. Guido Peri/Alpina spa
  • Ing. Fabrizio Ranucci/Italferr spa
  • Ing. Massimo Recalcati/Mm spa
  • Dott. Claudio Recchi/Proger spa
  • Ing. Primo Stasi/Etacons srl
  • Ing. Francesco Ventura/Vdp srl
  • Ing. Antonio Vettese/Sistema Progetto srl

Gabriele Scicolone | Presidente Oice

Gabriele Scicolone | Presidente Oice.

«Il nuovo consiglio, così come l’uscente, rappresenta in maniera ben bilanciata tutte le anime dell’associazione, dalle grandi società concessionarie di servizi di ingegneria per conto di enti pubblici, alle grandi multinazionali dell’ingegneria, alle società italiane che esportano ingegneria ed architettura italiana nel mondo, senza dimenticare il mondo delle medio-piccole società di ingegneria ed architettura italiane che con il loro dinamismo sia nel mercato nazionale che internazionale, rappresentano il vero tessuto connettivo del sistema. È  da salutare con estremo interesse l’ingresso in consiglio di tante nuove società di ingegneria che da anni mancavano all’appello delle nostre elezioni; società importanti e visibili, che aiuteranno sicuramente a ridare vigore all’associazione ed alla nostra rappresentanza che negli ultimi due anni sta raccogliendo i frutti di un quinquennio di lavoro; possiamo vederlo anche come sintomatico di una rinascita dell’interesse delle grandi società di ingegneria italiane e nella credibilità della rappresentanza di settore, anche a seguito degli importanti risultati raggiunti ad esempio con il ripristino della cosiddetta centralità del progetto nel Nuovo Codice degli appalti recentemente promulgato. Il lavoro da fare è ancora tantissimo; penso che al momento abbiamo pensato allo sgrosso; ora ci sarà da andare nel dettaglio nei prossimi anni, e poter contare su un consiglio così coeso e rappresentativo è sicuramente un bene per l’associazione e per la categoria».

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