Ance | Politica economica

Buzzetti (Ance): bene governo su casa e opere utili

Il presidente dell’Ance esprime un commento positivo sulla svolta economica che premia investimenti pubblici e una riduzione del carico fiscale sugli immobili.

La comunicazione data dal presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi riguardante una revisione delle tasse sulla casa ha suscitato consensi da parte dei costruttori associati Ance >>. Per loro Paolo Buzzetti, vertice dell’associazione, ha espresso auspici, senza però tralasciare di ricordare le scelte strategiche per il settore non effettuate e i ritardi che, purtroppo, non sono mancati.

Paolo Buzzetti | Presidente Ance
Paolo Buzzetti | Presidente Ance

Paolo Buzzetti | Presidente Ance
«Ridare fiducia al mercato della casa e insieme aprire i cantieri per le opere utili che servono al nostro Paese è la cura anti crisi che finora è mancata. Tutte le avvisaglie di ripresa degli ultimi anni sono andate in fumo proprio perché è mancato un atto di coraggio sugli investimenti e sull’edilizia. È una svolta nella politica economica del nostro Paese l’aver finalmente messo al centro del programma di Governo un grande piano di manutenzione e di opere utili e un alleggerimento del carico fiscale, che ha reso inavvicinabile il bene più amato degli italiani: la casa.
Puntare su investimenti pubblici e su un fisco più sostenibile per famiglie e imprese è l’unica ricetta che può portare sviluppo in Italia, ma anche in Europa, fiaccata finora da un eccesso di austerity che ha portato alla recessione e a milioni di disoccupati, senza risanare i conti pubblici. Speriamo che la manovra fiscale che metterà a punto il Governo riguardi anche i beni strumentali delle imprese, che in questi anni di crisi hanno continuato a pagare tasse altissime nonostante i sacrifici per restare in piedi».

Anche la Cna su fisco e Imu. Anche la Cna si è espressa sui tagli da effettuare e in un comunicato stampa ha spiegato che «la prima casa va liberata dal fisco, così come illustrato dal presidente Renzi. Mentre ci rallegriamo per la cosa, non possiamo non ricordare che la medaglia d’oro dell’incremento della tassazione sugli immobili, rispetto alla vecchia Ici, va agli immobili strumentali delle imprese. Per questo la riorganizzazione della tassazione locale, ovvero la nuova Service tax, dovrà dare una risposta chiara alle imprese. Insieme al taglio dell’Ires, per dare risposte tangibili anche al mondo delle partite Iva che reinvestono gli utili nella propria impresa, bisogna introdurre la nuova Iri, arrivando ad una tassazione proporzionale molto bassa per chi lascia gli utili nell’impresa. Non è più rinviabile una risposta: occorre tagliare l’Imu sugli immobili strumentali delle imprese, oppure, in alternativa, arrivare alla completa deducibilità del tributo comunale dal reddito d’impresa e dalla base imponibile Irap».

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