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Cni: 16mila ingegneri senza lavoro

Dallo studio del Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri è emerso che sul territorio nazionale la disoccupazione degli ingegneri è a livelli record. E tocca per la prima volta anche le imprese del nord ovest.

La crisi occupazionale non ha risparmiato nessuna categoria professionale. E il dato emerso dallo studio del Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, contenuto nel quaderno n. 140/2013, denominato «Occupazione e remunerazione degli ingegneri in Italia – Anno 2012» conferma quanto sia difficile trovare lavoro per i neo laureati in ingegneria, confermando che in Italia siamo di fronte a una disoccupazione record per gli ingegneri.

Nel 2012, infatti, il tasso di disoccupazione ha toccato il massimo mai raggiunto negli ultimi anni (4,4%). Tra i giovani laureati, a un anno dal conseguimento del titolo, ha superato addirittura il 10%. In sintesi, il 2012 ha evidenziato per la categoria una nuova fase di difficoltà rispetto alle opportunità occupazionali. Tutto questo è accaduto dopo che nel 2011 la professione aveva saputo dimostrare una notevole capacità di adattamento alla crisi registrando, anche a fronte di una crescita della popolazione dei laureati in Ingegneria, che ha toccato le 600 mila unità, una diminuzione del tasso di disoccupazione interno sceso al 3,4%, a livelli quindi pari a quelli degli anni antecedenti la crisi.

2012: aumentano le difficoltà
Nel 2012 tutto il mercato del lavoro italiano è entrato in una nuova e ancora più profonda fase di difficoltà. Il peso della recessione ha coinvolto quindi anche quei segmenti del marcato del lavoro tradizionalmente considerati più forti e stabili, gravando su tutti i settori produttivi: con il risultato che oltre ad aumentare la quota di persone in cerca di lavoro, secondo il report del Centro studi, risulta in crescita anche la fetta di popolazione che, scoraggiata dalla situazione contingente, ha abbandonato (momentaneamente o definitivamente) la ricerca di un’occupazione: 20,8% contro il 19,7% del 2011. La conseguenza che emerge è che sul territorio nazionale vi sono complessivamente nel 2012 16mila ingegneri in più di quanti richiesti dalle imprese. In questo modo, per la prima volta, il saldo occupazionale è negativo in tutte le aree geografiche: anche le imprese del nord ovest, infatti, risentono della crisi e se fino allo scorso anno la domanda di competenze ingegneristiche superava la disponibilità di professionisti sul territorio, lo scorso anno si sono registrati tremila posti in meno rispetto al numero di ingegneri disponibili.

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