Finiture esterne

Colori e finiture come nel primo '900

Le condizioni di degrado e le numerose ridipinture delle superfici della villa museo di Giacomo Puccini a Torre del Lago (Lu) hanno imposto un deciso ripristino dell’intonaco e la riproposizione del colore originale.

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Il degrado
Le pareti d’ambito esterno presentavano intonaci a base calce ricoperti da numerosi strati di pitturazione di diversa tipologia, alcuni dei quali di natura organica e a effetto «pellicolante» con umidità di risalita. Erano inoltre presenti lesioni dovute a fenomeni superficiali da ritiro dell’intonaco, deterioramenti che interessavano i substrati di pittura sintetica con disidratazione dell’intonaco sottostante e parti d’intonaco non coese. Si rilevavano inoltre delaminazioni e lesioni anche sugli elementi ornamentali, oltre alla presenza di porzioni di vecchie pitture defoliate e contaminazioni da alghe e funghi. Nella parte bassa inoltre era presente umidità di risalita capillare, con affioramento di sali, per lo più cloruri, provenienti dalla falda acquifera sottostante e confermate dall’analisi eseguita nei laboratori dell’Rmi di Ober- Ramstadt (Germania). I valori sia di umidità che di contenuto di sali hanno determinato la necessità di procedere con un idoneo ciclo di risanamento dall’umidità delle murature, oltre al rifacimento del bozzato laddove era completamente fatiscente e la necessità di ricreare la coesione delle parti distaccate dal supporto originale.

I cicli d’intervento
Il rifacimento dell’intonaco fino ad altezza superiore a un metro rispetto al livello dell’umidità di risalita è stato effettuato con il sistema Histolith Trass Sanierputz. Dopo aver inumidito man mano le superfici con miscela di Disbon Konzentrat 760 1:5 in acqua e applicato a cazzuola Histolith Trass Vorspritz Putz formando un reticolo ben allargato, ma tale da lasciare il 50% ca. della superficie scoperta è stato applicato lo strato macro-poroso anti-salino Histolith Trass Porengrundputz, nel quale i deposi salini hanno la possibilità di svilupparsi senza danneggiare l’intonaco e le finiture esterne, in spessore minimo cm 1,5. In seguito è possibile applicare manualmente a cazzuola o a macchina intonacatrice, in modo pieno e omogeneo Histolith Trass Sanierputz in spessore di almeno 2,5 cm. Questo strato deve essere lasciato rustico. Il sistema risponde ai parametri tecnici richiesti dal Wta (Wissenschaflich-technische arbetsgemeinschaft fur bawerksanierung un denkmalpflege), Istituto governativo tedesco di certificazione delle malte di risanamento diffusive per intonaci di edifici storici e monumentali.

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