Edilizia residenziale | Milano

Riqualificazione profonda di un condominio utilizzando cessione del credito ed ecobonus

Usufruendo del Bando Be2 (15% del totale), dell’Ecobonus Condomini (70% sull’involucro) e dell’Ecobonus classico (65% per la pompa di calore a Gas) insieme al meccanismo della cessione del credito, l’intervento è stato sostenibile anche dal punto di vista economico: l’appalto di 350.000 euro circa, che per ogni appartamento avrebbe significato indicativamente un esborso di 35.000 euro, è stato ridotto a un investimento complessivo di 90.000 euro, investimento che sarà ripagato in pochi anni per merito della riduzione dei fabbisogni termici e per il cambio di combustibile. Non solo l’intervento risulta sostenibile ma persino più economico della sola manutenzione stimata in circa 150.000 euro.

È stata l’impresa edile Teicos Ue a riqualificare il primo condominio a Milano utilizzando il bando Be2 del Comune di Milano e la cessione del credito per le detrazioni fiscali del 70 e 65% previste dall’Ecobonus.

Si tratta del condominio di viale Murillo 10 per cui Teicos aveva già ricevuto un premio da parte del ministro alle Infrastrutture l’anno prima, in occasione dell’assemblea di Ance nazionale, per essere stato oggetto del primo contratto con cessione del credito chiuso utilizzando la piattaforma Ance-Deloitte.

Teicos Ue | La facciata a intervento ultimato.

L’approvazione dei lavori da parte del condominio è avvenuta a seguito di un processo di progettazione condivisa e partecipata tra i tecnici specializzati in ambito energetico dell’impresa e dei condòmini: Teicos ha eseguito, preliminarmente alla proposta d’intervento, diversi sopralluoghi presso gli appartamenti intervistando i residenti al fine di comprendere le esigenze e le problematiche dello stabile e definire quindi uno scenario d’intervento personalizzato e coerente rispetto alle attese del committente.

Si sono tenuti in seguito diversi incontri di allineamento e aggiornamento delle proposte tecnico-economiche formulate dagli esperti energetici per incontrare le aspettative emerse dal confronto, dalle idee e dalle esigenze del condominio.

Stabile degli anni ‘30

Lo stabile presenta lo stile tipico milanese degli anni ‘30 con la facciata principale arricchita dal bugnato sul registro inferiore che interessa il piano terra e il primo piano, decori a fasce e cornici aggettanti sul registro superiore impreziosito da un balcone nobilitato da un frontone decorativo e una balconata corrente lungo tutta la facciata con balaustra in colonnine di cemento.

Teicos Ue | La facciata prima dei lavori.

La sfida dell’intervento è stata coniugare la necessità di adeguare le prestazioni energetiche dell’edificio ai limiti richiesti dalla normativa al fine di garantire condizioni di comfort negli ambienti interni, mantenendo le caratteristiche distintive del fabbricato.

I lavori sono stati impegnativi non solo per la logistica del cantiere, ma soprattutto per l’attenzione ai dettagli e all’accurata attività di campionatura e rilievo dei decori eseguita a monte dell’intervento ma anche in corso d’opera.

L’intervento di riqualificazione energetica su viale Murillo 10, realizzato da Teicos in cinque mesi, ha interessato le superfici esterne delle facciate coibentate con cappotto in lana di roccia, la manutenzione delle pareti del vano scala, le coperture coibentate con polistirene estruso, il sottotetto non abitato isolato con lana di roccia, il soffitto delle cantine coibentato con lana di roccia e l’installazione di una pompa di calore ad assorbimento in sostituzione al vecchio impianto termico a gasolio.

Le misure energetiche attuate permettono allo stabile di ridurre i consumi del 70% e di conseguire 4 salti di classe partendo da G e arrivando in C. I risultati conseguiti in termini di risparmio energetico e comfort ambientale sono stati monitorati mediante sensori installati negli appartamenti nell’ambito del progetto Spica. Tali sensori rilevano temperatura, umidità, Co2 e Voc, ovvero le condizioni ambientali interne e riportano i valori su un cruscotto dedicato a ogni utente, visualizzabile via internet.

Il cantiere

La logistica del cantiere ha tenuto conto della presenza dei condòmini residenti durante l’esecuzione dei lavori e quindi si è reso necessario progettare il layout di cantiere insieme al direttore lavori, all’amministratore e ai condòmini interessati, per permettere e agevolare la convivenza di condòmini e cantiere stesso. È stata definita l’area di cantiere nel cortile interno e stabilita la viabilità e gli accessi dedicati rispettivamente a condòmini e al personale di cantiere.

Le movimentazioni sono avvenute tramite due argani per i quali sono state predisposte un’area di carico interna e una esterna su strada per facilitare le operazioni di scarico delle motrici di trasporto. La macchina dell’impianto termico è stata posizionata sulla copertura del vano scala per mezzo di una autogru.

Il cantiere, avviato nel mese di febbraio 2019, è stato programmato in due fasi: la prima ha coinvolto la facciata principale decorata e la seconda il fronte laterale cieco adiacente all’altra proprietà e il cortile interno. In questo modo è stato sempre possibile garantire ai condòmini un affaccio libero su strada.

La prima operazione ha riguardato l’osservazione, lo studio e la classificazione delle decorazioni della facciata che sono state rilevate e riprodotte con una dima eseguita in cantiere del profilo di sezione delle cornici. Successivamente sono iniziate le opere propedeutiche alla posa del cappotto ovvero le demolizioni e le ricostruzioni dei cementi e degli intonaci incoerenti al supporto.

L’isolamento a cappotto

L’isolamento è stato realizzato mediante il sistema a cappotto Rockwool in lana di roccia: sono stati applicati i pannelli di 14 cm in lana di roccia a doppia densità mediante incollaggio e mediante fissaggio meccanico con tasselli sulla facciata esterna dell’edificio. Il rivestimento è stato eseguito con doppia mano di rasatura e rete interposta con finitura a intonaco.

La scelta del materiale è stata orientata a favore della fibra minerale certamente in virtù dell’elevato potere fonoassorbente in grado di abbattere i rumori della circonvallazione milanese sempre molto trafficata ma anche per la stabilità dimensionale, la durabilità e per il comportamento ottimale sia in regime invernale sia in estivo.

Tra i diversi materiali isolanti, la lana di roccia è il più indicato per gli edifici multipiano più sensibili al tema della sicurezza antincendio: il pannello in fibra minerale è incombustibile e in caso d’incendio non genera né fumi tossici né gocciolamento; aiuta inoltre a prevenire la propagazione del fuoco e contribuisce a incrementare le prestazioni di resistenza al fuoco dell’elemento costruttivo in cui è installato.

Lo stesso sistema di rivestimento a cappotto è stato applicato oltre che in facciata, anche ai plafoni delle cantine e nel sottotetto dove è però stato sufficiente stendere il materiale isolante rivestito con pannelli lignei calpestabili. È stato utilizzato il sistema a cappotto Redart con isolante Frontrock Max Plus.

I decori presenti sulla facciata principale sono stati rilevati e riprodotti con elementi in Eps, quindi molto leggeri, rivestiti e prefiniti con uno strato di rasatura protettiva irrigidita mediante fibra di carbonio. I profili sono stati incollati alla facciata e ancorati grazie a piccole mensole costituite da una lamina di alluminio.

I davanzali delle finestre sono stati ricoperti con un rivestimento in piastrella di gres al fine di migliorare la durabilità e la fruibilità dell’opera. Sono stati utilizzati elementi architettonici decorativi in polistirolo di Eleni Decor.

La copertura

Il manto di copertura originale in tegole marsigliesi è stato rimosso e sostituito con pannelli isolanti Stirodach con nervature in alluminio già predisposte per la posa di nuove tegole marsigliesi e un rivestimento in alluminio capace di impermeabilizzare la copertura già durante la fase di posa dei pannelli stessi.

Questa tecnologia ha permesso di lavorare velocemente riducendo il rischio di infiltrazioni in caso di pioggia durante la fase di esecuzione della copertura. La struttura lignea in travi e travetti è stata mantenuta ed è stata utilizzata come supporto per la posa della linea vita utile alle successive manutenzioni.

L’intervento ha interessato anche la copertura piana del vano scala che è stata impermeabilizzata con guaina bituminosa ardesiata bianca con alto indice di riflessione per ridurre l’assorbimento di calore in estate limitando le dilatazioni termiche che sono causa del rapido danneggiamento delle impermeabilizzazioni e diminuendo il surriscaldamento dell’ambiente interno al vano scala. I materiali utilizzati: Stirodach per il sistema per l’isolamento termico e la ventilazione di tetti a falde con rivestimento termoriflettente in alluminio; tegole Ibl vario 5; linea vita Rothoblaas.

La pompa di calore

Il passaggio da caldaia a gasolio a un sistema di riscaldamento alimentato mediante pompa di calore ad assorbimento è stato uno degli interventi sostanziali e determinanti per raggiungere la classe energetica C ed è stato possibile grazie alla riduzione del fabbisogno energetico del condominio conseguito mediante l’isolamento dell’involucro.

Solo grazie a interventi integrati edificio-impianto è possibile garantire la migliore prestazione dell’edificio e il miglior rendimento dell’impianto. Prima d’installare il nuovo impianto, si è proceduto con la demolizione della caldaia a gasolio e con la bonifica e inertizzazione del serbatoio collocato al piano interrato in una stanza dedicata.

Al posto del vecchio generatore, situato sempre nel piano cantinato, è stato installato lo scambiatore di calore, che da un lato si ricollega al sistema di distribuzione ed emissione alle utenze originario, che non è stato modificato mantenendo colonne montanti e radiatori, e dall’altro lato è connesso al nuovo generatore installato in esterno, sulla copertura del vano scala collegato attraverso tubazioni isolate.

Il vano scala è stato dotato di botola e parapetto per consentire e facilitare la manutenzione dell’impianto. È stata installata una pompa di calore Robur modello Ahay/2 S1 Met Ita C1.

Quadro economico

La possibilità di usufruire del Bando Be2 (15% del totale), dell’Ecobonus Condomini (70% sull’involucro) e dell’Ecobonus classico (65% per la pompa di calore a Gas) insieme al meccanismo della cessione del credito, ha reso l’intervento sostenibile anche dal punto di vista economico: l’appalto di 350.000 euro circa, che per ogni appartamento avrebbe significato indicativamente un esborso di 35.000 euro, è stato ridotto a un investimento complessivo di 90.000 euro, investimento che sarà ripagato in pochi anni per merito della riduzione dei fabbisogni termici e per il cambio di combustibile. Non solo l’intervento risulta sostenibile ma persino più economico della sola manutenzione stimata in circa 150.000 euro.

Risultati monitoraggio Spica

I sensori posizionati all’interno degli appartamenti grazie a un progetto d’innovazione finanziato da Regione Lombardia (Spica) hanno potuto rilevare le condizioni delle temperature sia in stagione estiva sia in quella invernale: paragonando viale Murillo 10 a un condominio non riqualificato è possibile notare che, per il condominio isolato termicamente, la temperatura interna rimane costante senza presentare improvvisi picchi mentre le temperature esterne subiscono escursioni notevoli durante la giornata.

In particolare, in estate si nota che in corrispondenza di temperature esterne molto elevate (40° circa), in appartamenti privi di condizionatori, le temperature medie restano intorno ai 28° con leggere oscillazioni tra i 25° e i 32°.

Durante la stagione di accensione dei riscaldamenti si rileva che le temperature di appartamenti a piani differenti sono allineate dimostrando una condizione di omogeneità nella distribuzione del calore all’interno dell’edificio. I valori di umidità in regime invernale si collocano nel range ottimale per la qualità e salubrità dell’aria a differenza di quanto accade nell’edificio non riqualificato.

Cecilia Hugony | Amministratore Delegato Teicos Group.

Cecilia Hugony | AD Teicos Group

«La riqualificazione energetica del patrimonio residenziale dovrà assicurare il 30% del target al 2030 di riduzione delle emissioni nel nostro paese, secondo il piano Nazionale per l’energia e il clima. Questo intervento, pensato e progettato insieme ai condomini, è una buona pratica da replicare per mostrare come, grazie al quadro incentivante oggi a disposizione, sia più conveniente realizzare progetti ambiziosi di riqualificazione energetica al posto di semplici interventi di manutenzione».

Federica Roseano | Capo commessa Teicos Group.

Federica Roseano | Capo commessa Teicos Group

«La sfida per noi di Teicos in questo cantiere è stata quella di eseguire un intervento di riqualificazione energetica profonda agendo sia sull’impianto sia sull’involucro senza alterare le caratteristiche estetiche distintive dell’edificio. La fase di rilievo dei decori è stata impegnativa tanto quanto la fase di progettazione e studio dell’intervento a partire dalla scelta delle tecnologie e delle misure necessarie per conseguire gli obiettivi di risparmio energetico richiesti per l’accesso agli incentivi statali e comunali».

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here