Consiglio nazionale geometri | Formazione

Il geometra dal Cat alla laurea

L’accesso alla professione per gli studenti che sceglieranno la laurea post diploma sarà favorito dal solido bagaglio culturale, dalle specifiche competenze tecniche di eccellenza che il nuovo corso mette a disposizione e che è articolato come una prosecuzione verticale con l’istruzione secondaria di secondo grado Cat, prevedendo la collaborazione con le Università tradizionali e telematiche, che hanno accolto con grande interesse la novità.

stefania_giannini_ministro dell'Istruzione_geometriPROGETTO DI CORSO DI LAUREA POST DIPLOMA
Il presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri, Maurizio Savoncelli ha presentato ad Alba, in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni  dell’istituzione del corso professionale per Geometri all’Istituto di Istruzione Superiore Luigi Einaudi, il progetto di laurea post diploma per geometri che ha ricevuto la piena condivisione del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, intervenuta all’evento.
Si tratta del primo corso professionalizzante post diploma, con un valenza universitaria, rivolto esclusivamente agli studenti del Cat.

Maurizi_Savoncelli_presidente CNGI principali vantaggi | Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio nazionale geometri e geometri laureati
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I giovani avranno la possibilità di entrare nel mondo del lavoro a 22 anni già altamente qualificati grazie a una didattica allineata alle direttive dell’Europa in materia. Un punto di forza del progetto, che potrebbe essere operativo già dal 2015, consiste senza dubbio nel curriculum bloccato (le Università non potranno presentare un piano di studio differente da quello proposto da CNGeGL, una misura severa ma necessaria per tutelare le specificità di questo indirizzo).
È anche prevista l’abilitazione diretta alla professione di geometra per non parlare della risposta definitiva alle attuali lacune della preparazione tecnico-scientifica causata dal riordino dei cicli della scuola secondaria di secondo grado e dalla scarsa focalizzazione sulle competenze professionali di lauree triennali e di Its.
Il percorso progettato avrà un impatto positivo anche sul risparmio delle famiglie perché il corso di studi si svolgerà all’interno dello stesso Istituto che ha ospitato lo studente fino al diploma, in un ambiente già organizzato con aule, laboratori, docenti, personale Ata. Insomma, un iter che valorizza anche la territorialità. L’accesso alla professione per gli studenti che sceglieranno questo percorso didattico viene favorito dal solido bagaglio culturale, dalle specifiche competenze tecniche di eccellenza, che il nuovo corso mette a disposizione e che è articolato come una prosecuzione verticale con l’istruzione secondaria di secondo grado Cat, prevedendo la collaborazione con le Università tradizionali e telematiche, che hanno accolto con grande interesse la novità. I passaggi necessari per l’avvio di questo nuovo corso, che potranno essere risolti in sede ministeriale, dove le formalità sono in fase avanzata, lasciano prevedere la possibilità che i prossimi, nonché i primi diplomati Cat possano scegliere questo percorso già nel 2015.Il geometra laureato_Consiglio nazionale geometri_1 La professione del geometra sta diventando molto più di ciò che ha pur sempre rappresentato. I geometri italiani sono giovani, dinamici, riescono ad interpretare le richieste del mercato in periodo difficile come quello che stiamo vivendo (ndr: in Italia i geometri iscritti all’albo sono 95.642, dei quali quasi 9.661 hanno meno di 30 anni, e 33.010 meno di 40)  e con questo progetto vogliamo dare una risposta anche alla crescente disoccupazione giovanile. La nostra proposta permetterà ai giovani geometri di completare il proprio percorso di studi con una specifica laurea triennale presso il proprio Istituto, a due passi da casa. Un’innovazione, inedita in Italia, che come accennavo prima rafforzerà la figura professionale del geometra nel quadro della più ampia concorrenza europea e andrà incontro alle famiglie che non dovranno sostenere maggiori spese per sostenere i propri figli nelle città sedi delle principali Università italiane».

A ROMA GIORNATA DI ORIENTAMENTO CAT
Intanto a Roma, presso la Cassa italiana di previdenza e assistenza geometri, si è tenuto un altro importante momento di confronto fra istituzioni, insegnanti, studenti e genitori impegnati ad approfondire le chance professionalizzanti che possono offrire gli istituti tecnici a indirizzo Costruzioni, ambiente e territorio, che nel nostro Paese sono 330.
L’evento, organizzato su richiesta degli oltre 40 istituti del Lazio, ha interessato oltre 200 rappresentanti del mondo della scuola, fra studenti e genitori, dirigenti scolastici e docenti delle materie tecniche.

Percorso scolastico e vita professionale.  Dal 2010, a seguito della riforma dell’allora ministro dell’Istruzione Gelmini, che ha comportato il passaggio dagli istituti tecnici per geometri ai Cat, si sente l’esigenza d’informare correttamente sulle opportunità professionali che si presenteranno agli studenti al termine degli studi, grazie alla capacità d’indirizzo di questo percorso scolastico che offre competenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro e della professione.
Anzi, la vocazione dell’istruzione tecnica a far da volano al rilancio dell’occupazione giovanile è attualmente ancor più determinante. Una volta conseguito il diploma, i ragazzi possono inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, iscriversi all’Università, continuare il loro percorso di studi nel sistema di formazione tecnica superiore, o svolgere il tirocinio presso professionisti con requisiti a norma di legge, avendo così la possibilità di accedere all’esame di abilitazione alla libera professione di Geometra e, successivamente, iscriversi all’Albo Professionale.
Un percorso formativo di eccellenza che consentirà al geometra di giocare un ruolo di primo piano nell’ambito dell’industria delle costruzioni, che nella Regione Lazio rappresenta una quota consistente del Pil, e che ha necessità di adeguarsi alla richiesta di nuova e maggiore qualità del costruito, delle sue prestazioni energetiche e ambientali.
Saranno quindi indispensabili competenze relative all’analisi e alla diagnosi degli edifici; la conoscenza di materiali e tecniche di isolamento e costruttive ad alta efficienza energetica, per il raffrescamento passivo; la capacità d’integrazione negli edifici della produzione di energia rinnovabile; la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione (classificazione di rifiuti pericolosi e non, criteri per i rifiuti inerti, distinzione tra rifiuti e materiali riutilizzabili, condizioni di riutilizzo, terre e rocce da scavo…); l’impiego di tecniche e materiali della bioedilizia; una maggiore attenzione per il contesto urbano e territoriale; competenze che consentano di operare in qualità per la conservazione e la rifunzionalizzazione del patrimonio storico e monumentale.

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