Edilizia residenziale | Orzinuovi, Brescia

Nuova qualità edilizia per un edificio degli anni ’60 ridestinato a residenza

L’intervento di ristrutturazione di Donzellini 43 è riuscito a rielaborare con successo una palazzina del tardo Novecento sottoposta a un cambio di destinazione d’uso, introducendo nuova qualità edilizia e donando un aspetto fresco e accattivante all’intera composizione architettonica. L’intervento di ristrutturazione ha previsto un iter di lavoro che ha riguardato in primo luogo la demolizione e la rimozione delle strutture esistenti. Per la ripartizione degli spazi interni è stato utilizzato un sistema di partitura con tramezze in cartongesso. Sul fronte principale della palazzina sono state effettuate massicce opere di smantellamento, indispensabili alla nuova configurazione del prospetto di progetto.
ZDA, Zupelli Design architettura.

Arch. Ezio Zupelli | Reinterpretazione delle facciate

«L’intervento di ristrutturazione ha riguardato la riconversione della palazzina dalla precedente destinazione direzionale a quella residenziale mediante una ridistribuzione degli spazi interni, che ha portato alla creazione di sette unità abitative e alla revisione completa di entrambe le facciate del fabbricato. L’obiettivo del progetto è stato quello di attuare volutamente una rottura stilistica a contrasto con la cortina degli edifici residenziali attigui e introducendo nuova qualità architettonica in un edificio del tardo Novecento caratterizzato da un aspetto datato e decadente. Il fulcro compositivo dell’intervento è stata la reinterpretazione in chiave contemporanea del fronte principale, affacciato su via Donzellini. Esso è stato delineato con decisione secondo criteri di pulizia ed estremo ordine; conferiti all’osservatore dall’elegante contrasto cromatico scelto per evidenziare il gioco di volumi creato delle logge e dagli elementi in aggetto e alimentato dalla scelta di ricalibrare le bucature esistenti e di sostituire i parapetti originali con elementi in vetro visivamente più leggeri».

Vista della facciata principale a lavori ultimati.

Il progetto di “Donzellini 43” affronta con successo la difficile pratica della rielaborazione di un manufatto di fine anni ’60, attraverso una visione contemporanea più adatta alla nuova destinazione d’uso residenziale dell’edificio.

Esso si colloca nell’omonima via, in prossimità del centro storico di Orzinuovi (Bs) in un contesto di edifici mediamente della stessa epoca, caratterizzati da un basamento ornamentale con diverse finiture (in piastrelle, in bugnato a fasce o semplicemente tinteggiato con un colore a contrasto), sormontato da uno o più marcapiani in base all’altezza dell’edificio.

Diverse opzioni per gli interni

Anche il progetto dell’interno segue fedelmente la linearità del prospetto, delineando un continuum coerente. I sette appartamenti, ricavati su tre piani, si configurano in tre tagli differenti: bilocale, trilocale e quadrilocale, in modo da offrire una proposta variegata che possa rispondere alle differenti esigenze dell’utenza.

Zona living di uno degli appartamenti.

In questo senso anche la disposizione delle zone interne dell’abitazione è stata pensata proprio per offrire questa varietà di opzioni: al piano terra troviamo due trilocali con zona living open space (disposta in due modi), disimpegno con lavanderia armadiata, due camere da letto e cortile pavimentato sul retro; al piano primo è stato collocato un trilocale con zona living open space e un quadrilocale con cucina e stanza lavanderia separata; al secondo piano troviamo un ampio quadrilocale disposto in lunghezza su un lato della palazzina con open space, bagno di servizio, lavanderia, camera doppia e camera padronale con bagno privato, mentre nell’altro lato sono stati disposti due bilocali speculari con cucina e piccola zona giorno open space, camera e bagno. Ogni appartamento al piano primo e secondo, in base alla specifica configurazione, ha l’accesso al balcone retrostante e/o alle logge poste sul fronte principale.

Il cantiere

L’intervento di ristrutturazione è stato configurato mediante un iter di lavoro che ha riguardato in primo luogo la demolizione e la rimozione delle strutture esistenti. Sono stati infatti smontati e smaltiti i serramenti, le tapparelle e le porte; demolite le partizioni interne ai vari livelli; rimossi i sanitari e i lavabi; demoliti i pavimenti in corrispondenza della localizzazione dei nuovi bagni di progetto, (dove è stato poi gettato un nuovo sottofondo di pavimento) mentre nel resto dell’edificio sono state ricavate soltanto delle tracce nella pavimentazione esistente per il passaggio dei nuovi impianti, chiuse poi da un getto di cemento, in modo da limitare sia i tempi che i costi di realizzazione.

Demolizione delle partiture interne.

Sono state poi posate le condutture per l’impianto idro-termo-sanitario, eseguito con posa di tubazioni in multistrato isolato; create le di colonne di scarico sia verticali che orizzontali eseguite con tubo in Geberit del tipo insonorizzato e formati gli attacchi dei vari accessori della cucina e dei bagni (docce, vasche, bidet e wc).

Successivamente sono state posate le tubazioni per la realizzazione dell’impianto elettrico, completo di scatole di derivazione, scatole per frutti, collegamenti verticali e orizzontali ai vari piani.

Per ultimo è stato poi collegato il sistema di riscaldamento autonomo per singole unità abitative (in sostituzione all’attuale sistema centralizzato) diffuso attraverso pannelli radianti a parete Irsap della gamma Relax.

Questo particolare termo-arredo è stato fornito con l’innovativo sistema di collegamento idraulico a scomparsa, che ha permesso di nascondere la struttura radiante e le relative valvole dietro un pannello di rivestimento dall’aspetto moderno e lineare, formalmente in linea l’intero progetto di ristrutturazione.

Partitura interna in cartongesso

Per quanto riguarda la ripartizione degli spazi interni è stato utilizzato il sistema di partitura mediante tramezze in cartongesso. Questa soluzione ha diversi vantaggi che riguardano prima di tutto la velocità e la facilità di realizzazione dell’intervento, determinata dal rapido sistema di posa e montaggio della struttura: costituita da orditura metallica singola o doppia, con interposta una lastra isolante e doppia lastra di chiusura verticale realizzata in gesso, completata con stuccatura finale dei giunti.

Altro punto a favore è il maggior isolamento termico e acustico rispetto alle tradizionali tramezze in laterizio, dovuto all’inserimento di un materiale coibentante e fonoassorbente come la lana di roccia tra la struttura portante metallica.

Anche per gli ambienti umidi (come il bagno e la lavanderia) il cartongesso si rivela una scelta azzeccata, grazie alla posa di una particolare lastra idrorepellente, trattata con uno speciale procedimento che la rende poco sensibile all’umidità e al vapore.

Sono state perciò posate due tipologie di tramezze interne in cartongesso secondo la suddivisione degli ambienti di progetto: una di 22 cm per la separazione delle unità abitative e un’altra di 12,50 cm per le partizioni interne agli appartamenti.

Le tramezze di separazione delle unità abitative, sono state realizzate con doppia orditura metallica da 75 mm (con interposto doppio materassino in lana di roccia 40 mm/40 kg-mc) sulla quale è stato avvitato uno strato di due lastre bianche per lato, più una lastra centrale (per un totale di 5 lastre) successivamente stuccato sui giunti.

Mentre le tramezze dello spessore di 12,50 cm, sono state realizzate con un’unica orditura metallica da 75 mm e un solo materassino in lana di roccia 40 mm/40 kg-mc. Nei bagni, la seconda lastra posta a chiusura della tramezza è stata sostituita con un’apposita lastra anti umidità.

Ogni appartamento è stato ribassato mediante un controsoffitto in cartongesso, realizzato con doppia orditura metallica alla quale è stata avvitata una lastra di cartongesso bianco da 12,5 mm successivamente stuccata sui giunti.

Questa soluzione ha permesso l’incasso degli avvolgibili del monoblocco, il passaggio delle tubazioni e dei cavi necessari all’alimentazione dell’impianto elettrico e all’istallazione dei corpi illuminanti a faretto incassati (con ottica integrata), previsti in tutte le abitazioni.

È stata inoltre realizzata una veletta in cartongesso per permettere l’incasso dell’armadiatura realizzata su misura in modo da nascondere la lavanderia posta nel disimpegno di alcuni appartamenti. Tutte le tramezze, i controsoffitti e le velette sono state poi stuccate nei giunti attraverso la posa in opera di rete strutturale, stucco e successiva levigatura.

La tinteggiatura è stata effettuata attraverso una prima mano di aggrappante e successive due mani di tempera Ral 9010. In questa fase sono stati posati anche i controtelai delle porte rasomuro (alte 240 cm) realizzate su misura dalla Falegnameria PMP.

Queste particolari porte, laccate della stessa tonalità della parete, hanno la peculiarità di mimetizzarsi completamente nella superficie del muro grazie alla perfetta planarità e all’assenza di coprifili, stipiti e cornici.

Il ribassamento tramite controsoffittatura è stato eseguito anche nei pianerottoli della scala interna di accesso agli appartamenti, sempre per permettere il passaggio degli impianti e dell’illuminazione mediante faretti incassati.

L’illuminazione della scala è stata poi integrata con due barre led a biemissione (collezione Espo – Aqlus), realizzate in alluminio estruso e verniciate come il vano scale in modo da integrarsi completamente nella parete.

La scala, rivestita in marmo di Botticino e ancora in buone condizioni è stata semplicemente ripristinata mediante una serie d’interventi che hanno riguardato: la rimozione del nastro antiscivolo esistente, la stuccatura in mastice dei fori in tono al pavimento originale, la riparazione delle parti ammalorate o forate dal passaggio di cavidotti mediante la posa in opera di pavimentazione in quarzite, la pulizia della zoccolatura con prodotto alcalino e infine la levigatura al diamante del pavimento e la successiva lucidatura a polveri.

È stato inoltre rimosso il servoscala e la ringhiera in ferro esistente, sostituita da una nuova nello stesso materiale, realizzata dal fabbro secondo il disegno fornitogli.

Infissi in alluminio a monoblocco

Sono stati poi installati gli infissi in alluminio a monoblocco già completi di spalle laterali prefabbricate e coibentate, guide di scorrimento in alluminio estruso, controtelaio per l’alloggio del serramento, cassonetto prefabbricato in polistirene per l’alloggio di avvolgibili composto da schiuma di polistirene espanso ad alta densità e sottobancale.

Questo sistema prefabbricato, oltre al vantaggio di ridurre notevolmente i tempi di posa del serramento, ha la capacità -se ben posato- di eliminare l’eventuale creazione di ponti termici e acustici. Per quanto riguarda invece le soglie e le banchine, è stato adottato un approccio più contemporaneo – in sostituzione del classico materiale in pietra – mediante l’impiego di una lamiera in alluminio verniciato direttamente incastrata sotto il serramento. Per evitare i possibili ponti termici è stato posto del materiale isolante e fonoassorbente sotto la stessa lamiera.

Logge e balconi e pavimenti

In un secondo tempo è stato steso, sia sulle logge che sui balconi, uno strato di Mapelastic, ossia una membrana cementizia elastica per impermeabilizzare il massetto prima della posa della pavimentazione. È stato poi posato un pavimento in piastrelle di gres porcellanato di dimensioni 30 x 60 cm (serie Evolve Moka-Night della Atlas) fugato ogni 2 mm, con battiscopa di 10 cm.

In ultimo sono state posate anche le pavimentazioni degli ambienti interni. In particolare, nei bagni è stato scelto il medesimo pavimento in gres porcellanato, utilizzato per le logge e per i balconi, di dimensioni 60×60, fugato ogni 2 mm, con battiscopa realizzato in mdf laccato bianco.

In tutte le altre zone è stato posato un parquet in rovere con finitura leggermente spazzolata e verniciata naturale opaca (spessore 10 mm, larghezza 14,8 cm x lunghezza 60-120 cm) posato a correre, rifinito con battiscopa realizzato in mdf laccato bianco. All’esterno, nel cortile retrostante, è stata rimossa parte del sottofondo di pavimento per permettere in primo luogo la realizzazione della nuova scala esterna di collegamento con il piano interrato esistente sempre di proprietà del committente, nel quale sono stati ricavati i posti auto e le cantine degli appartamenti.

Esse sono state realizzate attraverso la formazione di partiture eseguite con una struttura in acciaio e cartongesso strutturale Fermacell. Nei due cortili di pertinenza degli appartamenti al piano terra, creati ai lati del vano scala, è stato posato lo stesso pavimento dei balconi, realizzato in piastrelle di gres porcellanato di dimensioni 30×60 cm (serie Evolve Moka-Night della Atlas) fugato ogni 2 mm, dello spessore di 14 mm.

L’accesso carraio allo scivolo che porta all’interrato, è garantito da un cancello in ferro a due battenti, delle dimensioni di 390×250 cm, disegnato dallo studio di progettazione e realizzato su misura dal fabbro.

Il cancello è stato realizzato con una doppia lamiera in alluminio, sottoposta al trattamento di sabbiatura e metallizzazione del fondo e poi tinteggiata di color antracite. Il lavoro è stato poi completato dall’incisione del nome della palazzina e dal numero civico.

Facciate e copertura

Anche sul fronte principale della palazzina, affacciato su via Donzellini, sono state effettuate massicce opere di smantellamento, indispensabili alla nuova configurazione del prospetto di progetto.

È stato perciò rimosso il rivestimento della facciata al piano terra, costituito da piastrelle in ceramica di colore marrone; smantellata la pensilina d’ingresso, demolito il marcapiano, le cornici intorno alle aperture e le sporgenze delle solette delle logge.

È stata poi rimossa la pavimentazione e le ringhiere in ferro battuto esistenti, sostituite da parapetto in vetro stratificato temperato 10+10 mm, ancorato a un profilo in alluminio estruso, fissato al pavimento tramite appositi ancoraggi meccanici e completato da un carter di finitura, sempre in alluminio.

Nel caso dei balconi sul retro, si è intervenuto soltanto con la rimozione della pavimentazione, poiché le ringhiere del parapetto sono state semplicemente pulite e poi ritinteggiate.

Demolito parzialmente anche il manto di copertura e rifatto il manto impermeabile sottocoppo attraverso uno strato di guaina bituminosa prefabbricata, da 4,5 kg/mq, armata con rete di polistirene ad alta resistenza (flessibilità a freddo pari a -10 C°) posata in opera a fiamma diretta previa applicazione sul supporto di primer bituminoso a freddo, con finitura esterna antisdrucciolo.

Successivamente sono state posate le nuove tegole piane di tipo Marsigliese e ripristinate le lattonerie in rame ammalorate, con sostituzione e saldatura di canali, scossaline e pluviali. È stato installato il nuovo camino prefabbricato e i torrini in rame, collocati sugli sfiati dei bagni e delle cucine. Infine è stato realizzato un lucernario Velux in alluminio preverniciato di dimensioni 40×70 cm, posto in corrispondenza del bagno padronale del quadrilocale.

Successivamente l’intervento di restyling della facciata si è concertato sull’ampliamento dell’ingresso a piano terra, attraverso l’arretramento del portoncino al fine creare un accesso coperto all’edificio che permettesse anche di collocare le cassette postali e i contatori delle varie utenze.

Sono state poi ricalibrate alcune delle aperture esistenti, mediante delle “rotture in breccia” che hanno permesso l’allargamento o la diminuzione della luce di quelle esistenti (come ad esempio al piano terra dove sono state ridotte a 160×150 cm).

Sono state create nuove aperture del cielo- terra per le porte finestre di entrambi i fronti (160 e 110×230 cm) e altre aperture di dimensioni più minute, per le finestre del prospetto retrostante (70×130 cm).

In particolare, la scelta di limitare la dimensione delle aperture nel fronte retrostante e di aprire il più possibile quello principale, è stata dettata dal fatto che nel primo caso (trattandosi principalmente di aperture nelle camere da letto e nei bagni) prioritaria era la necessità di proteggere la vista dalle abitazioni contigue, senza andare a stravolgere completamente il prospetto originario; nel prospetto frontale, invece, essendo collocato a nord, fondamentale era la creazione di grandi aperture a tutta altezza che permettessero il più possibile alla luce di penetrare all’interno degli appartamenti; delineando, oltremodo, un nuovo prospetto d’impatto in grado di rendere ben riconoscibile la nuova destinazione d’uso dell’edificio.

L’intervento di ristrutturazione sulle facciate è stato poi completato dalla creazione di cornici decorative in aggetto realizzate in polistirolo resinato.

Nel caso del prospetto retrostante sono state create delle cornici di 5 cm di spessore per una larghezza variabile da 20 a 60 cm, in modo da definire un contorno in rilievo attorno alla finestra singola o alla coppia di serramenti. Queste sono state poi rasate, ingranate e tinteggiate come la parete.

Nel prospetto frontale sono state realizzate delle cornici dello spessore di 10 cm, tinteggiate in Ral 7015, cosi come il marcapiano realizzato fino al di sotto delle finestre del piano terra. Questi elementi a contrasto con il fondo della parete tinteggiata di un bianco latteo, donano tridimensionalità e carattere all’intero prospetto, emergendo con forza dalla cortina degli edifici attigui.

Questo gioco di pieni – vuoti e di volumi aggettanti è stato enfatizzato dalla collocazione di applique squadrate Loft della Simes proprio all’interno delle logge. Nel complesso l’intervento di ristrutturazione di Donzellini 43 riesce a rielaborare con successo una palazzina del tardo novecento sottoposta a un cambio di destinazione d’uso, introducendo nuove qualità architettoniche e donando un aspetto fresco ed accattivante all’intera composizione architettonica.

CHI HA FATTO COSA

  • Progetto architettonico e interior design ZDA | Zupelli Design architettura, Orzinuovi
  • Direzione lavori Arch. Carlo Zupelli, Orzinuovi
  • Impresa edile Castelli srl, Andrea Castelli, Orzivecchi
  • Impianto elettrico Errebi impianti srl, Simone Placidi, Borgosatollo
  • Impianto idro-termo-sanitario Brunelli Termoidraulica, Massimo Brunelli, Orzivecchi
  • Bagni e sanitari Agape, Luca Marri, Mantova
  • Serramenti Falar, Simone Taffelli, Borgosatollo
  • Pavimenti parquet Studio Parquet, Ettore Tironi, Travagliato
  • Illuminazione Helios srl, Rocco Helios, Brescia
  • Mobili su misura Falegnameria PMP, Michele Macetti, Mornico al Serio
  • Cartongessi Fiammetti srl, Diego Fiammetti, Pompiano
  • Tinteggiature Appiani Tinteggiature, Massimo Appiani, Orzinuovi
  • Maniglie Tropex, Brescia
  • Pavimenti in gres Edil Orzi, Roberto Passeri, Orzinuovi
  • Vetreria Vetreria Tacca, Cristian Tacca, Bagnolo Cremasco
  • Fabbro Lattoneria Pasolini, Nicola Pasolini, Rudiano
  • Foto Ezio Zupelli, Matteo Sturla, Orzinuovi

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