Bonus in edilizia | Aggiornamento normativo

Nuove faq Mite – Enea sul Decreto Prezzi: ecco cosa succede dal 15 Aprile 

Habemus risposte! Dopo una lunga attesa, finalmente sono arrivate le risposte sul Decreto Prezzi che gli operatori dell'industria delle costruzioni stavano aspettando. Forse non sono le risposte desiderate e alcune sono un tantino criptiche. In quest'articolo faremo chiarezza e vedremo che cosa succede e, soprattutto, che cosa fare da venerdì 15 Aprile in poi. Il tempo è davvero poco, perciò vediamo subito tutti i punti delle faq del Mite.

Habemus risposteDopo una lunga attesa, finalmente sono arrivate le risposte sul Decreto Prezzi che gli operatori dell’industria delle costruzioni stavano aspettando. Forse non sono le risposte desiderate e alcune sono un tantino criptiche. In quest’articolo faremo chiarezza e vedremo che cosa succede e, soprattutto, che cosa fare da venerdì 15 Aprile in poi. Il tempo è davvero poco, perciò vediamo subito tutti i punti delle faq del Mite.

Le faq predisposte dal Mite tramite Enea

Il ministero della Transizione Ecologica, tramite Enea, ha pubblicato le risposte a 6 domande molto comuni sul nuovo decreto PrezziNon vi nascondo che per me è stata quasi una soddisfazione leggerle, anche se mi rendo conto di quanto sia difficile in Italia interpretare i decreti

Sono 6 faq (frequently asked questions, cioè domande più frequenti) che chiariscono come operare con il nuovo decreto Prezzi del Mite, che ricordo entrerà in vigore a partire dal prossimo 15 Aprile (questo Venerdì!).

Proprio perché è accaduto tutto molto velocemente e il 15 aprile è dietro l’angolo, ho deciso di tenere un webinar gratuito sul tema, così da dare una mano a tutti gli operatori del settore ad adeguarsi in maniera rapida e sicura.

Ecco comunque le prime risposte che possiamo vedere nel frattempo, “traducendo” le risposte delle faq in parole e concetti semplici, così da sapere bene che cosa fare in base alle indicazioni del Mite.

Chi volesse consultare direttamente il file delle faq, può cliccare qui. Di seguito riporterò la domanda originale e la risposta tradotta da me.

1 | Per quali bonus e quali opzioni va rilasciata l’asseverazione?

Domanda | Per gli interventi energetici, l’asseverazione della congruità dei costi rispetto a quanto previsto dal decreto del ministro della Transizione Ecologica 14 febbraio 2022 (“Definizione dei costi massimi specifici agevolabili, per alcune tipologie di beni, nell’ambito delle detrazioni fiscali per gli edifici”; c.d. “DM costi massimi”) dev’essere rilasciata nei soli casi di accesso alle opzioni di cessione del credito o sconto in fattura di cui all’articolo 112, comma 1, del DL 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17/2020, o anche nei casi di fruizione diretta? 

Risposta esplicativa | La faq n. 1 conferma per quali bonus e per quali opzioni (fruizione diretta, cessione del credito, sconto in fattura) bisogna verificare la congruità di spesa, chiarendo cosa fare anche in caso di interventi in edilizia libera, e quelli che non vi rientrano, il cui importo complessivo risulti inferiore a 10.000 €.

2 | Allegato A e costi massimi

Domanda | I costi indicati in Allegato A al DM costi massimi sono riferiti solamente ai costi di fornitura dei beni o alle opere compiute? Qualora siano riferiti ai soli costi della fornitura dei beni, ci si riferisce al singolo bene indicato in tabella o all’insieme dei beni che concorrono alla realizzazione dell’intervento indicato in tabella?

Risposta | La faq n. 2 chiarisce (a mio avviso andando in contrasto con il decreto stesso) come computare rispetto all’Allegato A eventuali beni che concorrono alla realizzazione dell’intervento, le così dette opere accessorie. 

Tanto per fare qualche esempio, nel caso di isolamento delle pareti sono da ritenersi inclusi nell’importo riportato in Allegato A la fornitura dell’isolante termico, del sistema di ancoraggio, tutti i materiali che concorrono alla realizzazione dell’intonaco esterno di copertura dell’isolante, ecc. Inoltre, per le superfici orizzontali o inclinate, la pavimentazione (non di pregio), le tegole, il contro soffitto della sola porzione isolata. Nel caso di infissi, sono da ritenersi inclusi nell’importo riportato in Allegato A la fornitura del serramento stesso, l’eventuale controtelaio, celetto, cassonetto, tapparella, rullo avvolgibile, avvolgitore, persiane e, ove previsto, componentistica dell’impianto elettrico.

3 | Come si calcolano i costi non esposti in tabella nell’allegato A?

Domanda | Nell’ambito del DM costi massimi, ai fini del calcolo dell’ammontare massimo delle detrazioni concedibili e della spesa massima ammissibile, come si calcolano i costi non esposti in tabella nell’Allegato A, ossia l’Iva, le prestazioni professionali, le opere relative all’ installazione e la manodopera?

Risposta | La faq n. 3 chiarisce una volta per tutte che le opere professionali (come sostengo da tempo) sono quelle espletate da professionisti, il cui importo è da computare come da DM 2016, e non quelle che definisco “falsamente professionali” come ad esempio, sempre nel caso degli infissi, il rilievo misure, tanto per citarne uno a caso.

4 | Se non c’è una voce di costo nel prezzario, il tecnico può presentare il “nuovo prezzo”?

Domanda | In mancanza di una voce di costo nel prezzario, è possibile per il tecnico abilitato presentare il “nuovo prezzo”?

Risposta | La faq n. 4 riporta in auge il “nuovo prezzo” di cui non c’era traccia all’interno del Decreto stesso specificando che, con opportuna relazione da parte del tecnico stesso, può essere utilizzata in mancanza di una voce di costo sul prezzario.

5 | Quale procedura per asseverare i costi massimi DM?

Domanda | Qual è la procedura da seguire per l’asseverazione dei costi per gli interventi rientranti nell’ambito di applicazione del DM costi massimi?

Risposta | La faq n. 5 conferma, ancora una volta, ciò che immaginavo da tempo, vale a dire il doppio controllo del prezzo massimo ammissibile a detrazione: da una parte i prezzari di riferimento, dall’altra l’Allegato AI prezzari non andranno in pensione e chi assevera dovrà comunque fare un doppio controllo di congruità, scegliendo l’importo minore tra i due.

6 | Ecobonus e verifica di spesa per interventi senza asseverazione

Domanda | Nell’ambito dell’Ecobonus, per gli interventi per i quali non è necessaria l’asseverazione della congruità delle spese è comunque necessaria la verifica della spesa sostenuta rispetto ai costi dell’Allegato A al DM costi massimi? Tale verifica è necessaria anche per gli interventi i cui beni sono ricompresi nell’Allegato A e la cui spesa complessiva è inferiore a 10.000 euro o sono in edilizia libera? 

Risposta | La faq n. 6, infine, chiarisce che anche per quegli interventi rientranti in Ecobonus per cui non è richiesta asseverazione di congruità è comunque necessaria la verifica delle spese sostenute con l’Allegato A
In pratica, è la conferma che bisognerà ricorrere all’Allegato A per l’ormai già nota dichiarazione del fornitore.

Partire con il piede giusto

Fare chiarezza con la burocrazia è un po’ come trovare le chiavi della macchina in una stanza completamente al buio. Figuriamoci quando si ha poco tempo e si deve correre. In ogni caso, queste prime risposte “esplicative” sono un primo passo per partire con il piede giusto mentre si leggono con calma le risposte “originali”.

Come ho anticipato, mi rendo conto che nel nostro settore – dove specialmente in questo periodo tutti i lavori devono essere pronti per “ieri” – avere chiarezza sulle risposte Mite ed Enea può dare quella serenità e lucidità mentale per tornare a lavorare al meglio.

Ecco perché vi ricordo che proprio Venerdì 15 Aprile dalle 15 alle 18:30 potete partecipare, gratuitamente,  al webinar Novità Decreto Prezzi MiTE e farmi le vostre domande specifiche, per il vostro caso aziendale o professionale. 

A cura di Guido Alberti
Imprenditore e marketer, ideatore di Marketing al Millimetro

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