Edilizia residenziale | Demolizione ricostruzione

Ri-costruire in un quartiere densamente edificato

Sfruttando l’intera potenzialità edificatoria è stato realizzato a Bologna, nel quartiere S. Vitale, un edificio sviluppato su cinque piani abitativi destinato a residenza. Copertura piana e a falda. Nella parte sud-est dell’edificio il coperto è a piano con sistemazione a terreno vegetale, nella parte restante la copertura è leggermente inclinata a una falda.

A Bologna in un contesto urbano caratterizzato da edifici alti e incombenti di masse forti contrapposti a vuoti urbani è stata avviata una riqualificazione complessiva effettuando la demolizione del fabbricato attuale e sfruttandone la potenzialità edificatoria.

È stata infatti prevista la realizzazione ex novo di un edificio sviluppato secondo la normativa vigente in materia di progettazione antisismica su cinque piani abitativi fuori terra destinato a residenza per 12 appartamenti e un ufficio con un piano interrato comune destinato ad autorimesse e cantine.
L’opera è stata completata da un’ampia area cortiliva distinta in parti comuni e private e da una ricca dotazione di elementi d’arredo esterni, con opere di piantumazione e di sistemazioni a verde.Le fondazioni sono state realizzate con travi continue, plinti, platea in conglomerato cementizio armato, previa realizzazione di sottofondazione in conglomerato cementizio magro.
La struttura in elevazione è costituita da telaio di travi e pilastri in cemento armato gettati in opera con carpenteria in legno. Le pareti controterra dell’interrato sono state realizzate in c.a. gettato in opera entro opportune carpenterie.
Il solaio tra piano interrato e piano terra è del tipo a predalles e alleggerimento con piani di polistirene espanso, per uno spessore definito dai calcoli del c.a., compreso getto di completamento in calcestruzzo e ferro aggiuntivo da eseguire in opera, con le opportune caratteristiche di resistenza al fuoco, come da normative antincendio (almeno Rei 90). I restanti solai sono in laterocemento compreso il massetto collaborante.Le pareti di tamponamento del fabbricato sono state realizzate con tipologia multistrato secondo due varianti. Sulla facciata nord dell’edificio, dal piano primo in poi, partendo dall’esterno, la sezione adottata è la seguente: rivestimento con lastre metalliche retro coibentato con adeguato strato di pannelli di poliuretano posati in sito; blocco di laterizio esterno strutture di 30 cm; intonaco interno. Su tutto il resto dell’edificio, partendo dall’esterno, la sezione adottata è stata la seguente: rivestimento esterno con intonaco a cappotto; blocco di laterizio esterno strutture di 30 cm; intonaco interno.
I parapetti dei terrazzi, alti un ml rispetto alla quota del pavimento finito, sono stati realizzati secondo due tipologie: struttura in c.a. o forati e rivestimento in intonaco a cappotto e vetro stratificato temperato collegato esternamente al solaio tramite attacchi tipo Halfen e corrimano in profilo metallico.La copertura inclinata è realizzata in legno lamellare, lasciato a vista e tinteggiato, tavolato e pacchetto di completamento “ventilato” con finiture in lastre metalliche Vmzinc Le rampe scale e i pianerottoli dei vani comuni sono realizzati in conglomerato cementizio armato, gettati in opera.
La copertura è di due tipi: nella parte sud-est dell’edificio (ove il fabbricato si alza fino al piano quarto) il coperto è piano con sistemazione a terreno vegetale; nella parte restante, ove l’edificio si sviluppa fino al piano terzo, la copertura è leggermente inclinata a una falda. Il coperto è ventilato e costituito da un rivestimento in lastre di Vmzinc.
Il coperto del piano quarto è così composto (dall’alto verso il basso): terreno vegetale, prato polifita con arbusti e cespugli di specie locali; filtro separatore in tessuto non tessuto; strato di argilla espansa di drenaggio; doppia membrana impermeabilizzante su primer bituminoso (superiormente antiradice); strato di coibentazione ad alta densità, resistente allo schiacciamento; solaio in laterocemento come da esecutivi strutturali; intonaco e tinteggiatura. Il coperto del piano terzo (dall’alto verso il basso): lastre metalliche Vmzinc posate con doppia graffatura; tavolato in legno d’abete grezzo; listelli in abete a formare camera di ventilazione; seconda listellatura in abete; doppio strato d’isolante in polistirene o lana di roccia a media densità; barriera al vapore; tavolato in doghe di abete spessore 30 mm; solaio con struttura in legno lamellare; intonaco e tinteggiatura.
Tutte le parti a sbalzo tipo pensilina, a intradosso e a estradosso, nonché le parti verticali indicate in progetto con finitura metallica, sono state uniformate nella scelta del prodotto e delle sue caratteristiche estetiche, in particolare sono utilizzate lastre composite in Vmzinc, di colore grigio a scelta del progettista tra i colori standard.
È stato posato a lastre di grande formato di forma rettangolare e completo di tutti gli elementi accessori atti a farne un sistema completo di rivestimento, quali bancali, rivestimenti spalle bucature, finiture d’angolo.
In corrispondenza di tutte le finestre e porte-finestre sono state poste in opera bancali e soglie in lastre di pietra naturale tipo pietra piasentina di almeno 3 cm di spessore. In corrispondenza degli accessi agli alloggi sono state eseguite soglie realizzate con lo stesso materiale con finitura liscia.

Chi ha fatto Cosa
Committente: Melloni srl
Progettazione architettonica: definitiva ed esecutiva, arch. Gian Luca Brini
Collaboratori: arch. Davide Zenari, arch. Alberto Zecchini
Progetto strutture: ing. Stefano Orioli
Impresa edile: Impresa Melegari srl
Crediti fotografici: Gba Studio srl
Approfondimenti sul numero cartaceo di Imprese edili del mese di giugno

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