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Uni per l’innovazione in edilizia: il comitato strategico per le costruzioni al lavoro sul Bim

Per Uni una corretta sinergia tra legislazione e normazione tecnica volontaria (con quest’ultima nel ruolo di supporto alla prima) può costituire un solido perno attorno al quale far crescere l’efficienza del sistema.

Il Comitato Strategico Costruzioni dell’Uni sta continuando a lavorare sul Bim (Building information modelling) basato sulla modellazione e gestione informativa dell’intero processo edilizio.Bim Uni edilizia

Il tema non è nuovo per l’Uni che già nel 2009 aveva pubblicato la norma Uni 11337 (“Edilizia e opere di ingegneria civile – Criteri di codificazione di opere e prodotti da costruzione, attività e risorse – Identificazione, descrizione e interoperabilità”), seguita da una serie di specifiche tecniche a complemento del quadro generale tracciato dalla norma nazionale (possiamo citare la recente Uni/Ts 11337-3:2015 sui modelli di raccolta, organizzazione e archiviazione dell’informazione tecnica per i prodotti da costruzione).

I lavori di aggiornamento e completamento sono tuttora in corso e si prevede la loro conclusione nel corso di quest’anno, in concomitanza con l’attenzione governativa al tema confermata dallo schema di decreto legge sul Codice degli Appalti che richiama espressamente “la valorizzazione della fase progettuale negli appalti pubblici e nei contratti di concessione dei lavori, promuovendo la qualità architettonica e tecnico-funzionale, anche attraverso (…) il progressivo uso di strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione elettronica e informativa per l’edilizia e le infrastrutture“.

Per Uni una corretta sinergia tra legislazione e normazione tecnica volontaria (con quest’ultima nel ruolo di supporto alla prima) può costituire un solido perno attorno al quale far crescere l’efficienza del sistema.

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