Agenzia del Demanio | Concessione a titolo gratuito

Accordo Stato-Comune di Carbonera per l’ex Villa Lebreton

Costituita da quattro elementi, la villa ospiterà eventi legati all’imprenditoria locale. Gli edifici di recente costruzione verranno ristrutturati nell’ottica del risparmio energetico.

Siglata l’intesa dal direttore regionale dell’Agenzia del Demanio Pier Giorgio Allegroni, dal direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto Ugo Soragni e dal sindaco di Carbonera (Treviso) Fabiano Bonato, che ha previsto che l’ex villa Lebreton venga trasferita a titolo gratuito dallo Stato al comune entro 90 giorni dalla firma dell’accordo di valorizzazione.
Villa Maria

L’accordo definisce obiettivi di tutela, salvaguardia e conservazione dell’intero complesso “Villa Maria, ex Villa Lebreton”, costituito da quattro elementi principali: la villa padronale, la piccionaia, alcuni locali della barchessa ed edifici di più recente costruzione.
Il programma ha previsto, infatti, interventi di restauro e recupero rispettosi dei caratteri storico-artistici dei beni, garantendone allo stesso tempo la fruizione pubblica mediante la realizzazione di attività culturali, grazie anche al coinvolgimento di soggetti privati.

Restauri conservativi. In particolare, la villa padronale potrà ospitare attività legate all’imprenditoria locale che fungeranno da polo di attrazione per incontri e meeting. Saranno, inoltre, realizzati interventi edilizi, opere di restauro e risanamento conservativo.
Alcuni locali della barchessa saranno invece destinati a funzioni rivolte alla conoscenza e alla divulgazione della cultura alla collettività, con una mostra permanente della storia della villa, nonché spazi dedicati ad eventi di carattere storico-culturale locali ed internazionali e attività satellite come book-shop, caffetteria ed un piccolo ristorante.
La piccionaia ospiterà al proprio interno spazi dedicati ad attività ludiche, mentre gli edifici di recente costruzione saranno ristrutturati in un’ottica di risparmio energetico e ospiteranno un laboratorio di ricerca e sviluppo, oltre a locali per accogliere studenti e ricercatori da tutto il mondo.
Il progetto prevede infine il recupero e il ripristino delle aree adibite a parco e la realizzazione di un percorso salute con strutture per l’esercizio fisico.
Con la firma si dà così attuazione a un percorso di valorizzazione frutto della sinergia tra tutti i soggetti pubblici coinvolti, al fine di recuperare e massimizzare il valore economico e culturale di un bene rappresentativo, rendendolo così maggiormente fruibile da parte di tutta la collettività.

La villa è del ’600. Il primo proprietario fu il nobile veneziano Pietro Castelli: dopo alcuni passaggi di proprietà di cui si sono perse le tracce, l’edificio nel 1810 è stato comprato da Sebastiano Gaio, proprietario terriero di Pezzan.
Nel 1896 fu acquistato dai fratelli Lebreton, inglesi.
Sessant’anni dopo l’edificio diviene demanio dello Stato, proprietario il ministero di Grazia e Giustizia e viene convertito in un sito per ospitare ragazzi con difficoltà. Nel frattempo passa  nelle mani del ministero delle Finanze e ospita la scuola media. Nel 1991 è stato dato in concessione all’amministrazione comunale di Carbonera fino al 2011 quando la convenzione è scaduta. In quegli anni è stata utilizzata per ospitare associazioni e manifestazioni, diventando un luogo centrale della vita di Carbonera.

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