Röfix | Risanamento e trattamenti di finitura

Trattamenti deumidificanti e rivestimento di facciata dall’effetto naturale

A Mezzago, su Palazzo Archinti effettuato un intervento di risanamento e recupero funzionale. Pareti interne trattate con primer risanante e una malta di rinzaffo antisale e intonaco macroporoso. In esterno è stata eseguita una zoccolatura con una mano di primer risanante, uno strato di malta da rinzaffo antisale e uno d’intonaco per murature esposte all’umidità e ai sali.

L’intervento di risanamento e recupero funzionale promosso dalla Coop di Mezzago (proprietaria dell’immobile) ha riguardato l’intero complesso architettonico adiacente la torre Archinti del XII secolo che si affaccia su Piazza Libertà con il portale d’ingresso e il corpo ovest di due piani dove in luogo dei fienili e vani rustici ora sono ubicate nuove superfici per attività di tempo libero e un centro sociale.

Le facciate sono state trattate con malta da rinzaffo Röfix 671 associata all’intonaco alla calce Röfix 530 e alla rasatura con Röfix Renoplus con rete Röfix P50.
Le facciate sono state trattate con malta da rinzaffo Röfix 671 associata all’intonaco alla calce Röfix 530 e alla rasatura con Röfix Renoplus con rete Röfix P50.

Nel corpo principale nord di tre piani hanno trovato spazio al piano terra le cucine, il ristorante e gli spazi per le sagre, al piano 1° il centro sociale, uno spazio polivalente, gli ambulatori e la scuola di danza, e al piano 2° l’accademia musicale Mozzati.
Nel corpo est di due piani è stata rimessa alla luce l’antica cantina interrata, e recuperati il portico a piano terra e l’appartamento al piano 1°. Completano il compendio architettonico l’ampio cortile a trapezio lastricato in pietra, e la facciata sud di terzi che la Coop ha inserito nel recupero. La composizione architettonica denota i corpi est-ovest di caratura modesta e di servizio, rispetto al corpo nord più nobile con lo scalone principale che collega i tre piani, altezze interne dei locali più rilevanti con soffitti in legno, il ritmo scandito dalle originarie finestre, con alla sommità la gronda piana sorretta da mensole in legno e capitelli in cemento posizionati a ritmo regolare.

Sulle facciate il rivestimento idrorepellente Röfix Anticofino con elevata resistenza alle intemperie, idrorepellenza e permeabilità al vapore. Inoltre, non meno importante, conferisce alla facciata un aspetto superficiale naturale.
Sulle facciate il rivestimento idrorepellente Röfix Anticofino con elevata resistenza alle intemperie, idrorepellenza e permeabilità al vapore. Inoltre, non meno importante, conferisce alla facciata un aspetto superficiale naturale.

Il corpo nord nell’ultimo tratto si riduce a due piani raccordandosi al corpo est ricostruito nel 1980/83 ma che il progetto ha riformulato trovando un’integrazione coerente con il contesto. Tra i materiali che caratterizzano le facciate si hanno pochi inserti in mattoni (fatta esclusione della torre che è faccia vista), i coppi in laterizio, i canali in rame, la facciata interamente intonacata e oggetto di specifici interventi per il cattivo stato di conservazione in cui versava, i serramenti e le persiane in legno.

Dettaglio del rivestimento esterno.
Dettaglio del rivestimento esterno.

Le strutture verticali sono costituite da murature di elevato spessore al piano terra che poi si riducono divenendo di spessore regolare ai piani superiori. I campionamenti eseguiti hanno mostrato una composizione mista di mattoni e sassi per poi divenire esclusivamente in mattoni. Nei primi tre metri di altezza è stata rilevata un’alta presenza di umidità e sali nitrati. La facciata interna alla corte era rivestita con intonaco civile tinto in pasta color ocra chiaro, sulla quale emergevano i davanzali in cemento, presumibilmente in pietra, e il ritmo regolare dei vuoti e dei pieni veniva scandito dalle persiane in legno laccato verde chiaro. La facciata esterna seppur conservata sotto l’aspetto compositivo manifestava maggiori distacchi d’intonaco e macchie derivanti dall’umidità di risalita.

Le pareti interne sono state trattate con un primer risanante, seguito da una malta da rinzaffo specifica antisale Röfix 671 e da un intonaco macroporoso per murature soggette ad umidità e contaminazioni saline Röfix 650.
Le pareti interne sono state trattate con un primer risanante, seguito da una malta da rinzaffo specifica antisale Röfix 671 e da un intonaco macroporoso per murature soggette ad umidità e contaminazioni saline Röfix 650.

Il risanamento delle murature interne. Per risolvere i problemi di degrado delle murature interne ed esterne causati dall’umidità ricca di nitrati, si è realizzata una barriera idrofobizzante alla base ed applicato un ciclo deumidificante per la ricostruzione degli intonaci a base di calce aerea e cemento bianco. Le pareti interne sono state trattate con un primer risanante, seguito da una malta da rinzaffo specifica antisale Röfix 671 e da un intonaco macroporoso per murature soggette ad umidità e contaminazioni saline Röfix 650.Uno strato d’intonaco alla calce Röfix 530 ha costituito la base per procedere con la rasatura, effettuata con Röfix Renoplus, l’intonaco e rasante minerale di elevata qualità, adatto per il restauro e il livellamento di supporti di edifici di pregio e di valore storico, in combinazione con Röfix P50 Rete di armatura. A completamento del sistema, sono stati applicati la finitura Röfix 345, risanante a base calce idraulica e la Pittura alla calce della Linea CalceClima, a base di grassello di calce.

Il risanamento delle murature esterne. Sugli esterni è stata eseguita una zoccolatura fino all’altezza di 2 metri con una mano di primer risanante, uno strato di malta da rinzaffo antisale Röfix 671 e uno di intonaco Röfix 650 apposito per murature esposte all’umidità e ai sali.

Le facciate. Anche le facciate sono state oggetto di un intervento di risanamento mirato, sfruttando ancora le caratteristiche antisale della malta da rinzaffo Röfix 671, associato all’intonaco alla calce Röfix 530 e alla rasatura con Röfix Renoplus con rete Röfix P50. Il primer fissativo Röfix Primer Premium è stato applicato con la funzione di uniformare e di idrofobizzare i supporti minerali. Questo speciale primer comporta una riduzione dell’asGrazie all’elevata profondità di penetrazione e alla reazione con l‘intonaco di fondosorbimento d’acqua di circa il 30% e al contempo uniforma il grado di assorbimento.  le caratteristiche dell’intonaco di fondo minerale vengono migliorate in modo continuo e permanente. Il rivestimento scelto per conferire il giusto effetto di pregio e di centralità a Palazzo Archinti è il rivestimento idrorepellente Röfix Anticofino a base silicatisilossani, colorato in tinta giallo luce con grana fine di 0,7 mm, applicato a due mani. Tra le molteplici soluzioni di rivestimento e finitura, Röfix Anticofino è resistente alle intemperie, è fine, è frattazzabile ed è modellabile. Ha una resistenza elevata alle intemperie, idrorepellenza e, al contempo, permeabilità al vapore. Inoltre, non meno importante, conferisce alla facciata un aspetto superficiale naturale, con fini irregolarità che esaltano la materia grezza e la preziosità del tempo passato e del valore storico dell’immobile.

Nei primi tre metri di altezza è stata rilevata un’alta presenza di umidità e sali nitrati.
Nei primi tre metri di altezza è stata rilevata un’alta presenza di umidità e sali nitrati.

Anticofino | Rivestimento modellante
Anticofino è un rivestimento idrorepellente a grana fine (silossani, silicati, organico) per facciate di sistemi di isolamento termico e intonaci di fondo (applicazione a due mani). Resistente con carattere superficiale irregolare, bianco e colorato, prevede il trattamento preliminare del supporto con Röfix Primer Premium.

Come si applica. Impiego come rivestimento fine in pasta: stendere sul supporto precedentemente trattato con cazzuola o spatola in acciaio inox preferibilmente in due strati successivi.
Applicare il primo strato di rivestimento e lasciarlo seccare prima di stendere il secondo strato. In caso di rivestimenti fini in pasta bisogna fare attenzione a operare in modo preciso, ed è importante che il secondo strato sia rasato molto accuratamente (spessore eccessivo = pericolo di formazione di fessure nel rivestimento).
Per superfici adiacenti il rivestimento va applicato senza interruzioni (fresco su fresco).

Per gli interni realizzata una barriera idrofobizzante alla base ed applicato un ciclo deumidificante per la ricostruzione degli intonaci a base di calce aerea e cemento bianco.
Per gli interni realizzata una barriera idrofobizzante alla base ed applicato un ciclo deumidificante per la ricostruzione degli intonaci a base di calce aerea e cemento bianco.

Come intonachino (< 1 mm) stendere con idoneo frattazzo di spugna o in plastica (struttura fine) oppure con cazzuola/pennello (struttura rigata o pennellata). Il modo migliore di frattazzare il rivestimento Anticofino è di impiegare la spatola in plastica. Contrariamente ai rivestimenti a base di calce non è possibile stenderlo con acqua, infatti dà luogo a delle macchie. Disporre di un numero adeguato di applicatori dato che i bassi spessori di rivestimento impongono dei tempi di lavorazione molto ridotti.
Temperature basse ed elevata umidità nell’aria allungano il tempo di presa. Un assorbimento irregolare del supporto può alterare la tinta. Un’eccessiva diluizione o applicazione con vento forte o sole battente possono dar luogo alla formazione di crateri superficiali. Il materiale rimasto in vecchi contenitori aperti non è riutilizzabile, nemmeno per mescolarlo a materiale fresco.

07 Mezzago_Palazzo Archinti_15062 (26)Chi ha fatto Cosa
Committente: Coop di Mezzago, Mezzago, Mb
Progetto e direzione lavori: arch. Domenico Parolini, Bellusco, Mb
Impresa edile: Viessevi di Vavassori Giovanni & C. snc, Calcinate, Bg
Applicatore: Faccini srl, Alzano Lombardo, Bg

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