Edilizia direzionale | Engineering

Z-Life è la nuova sede di Zambon alle porte di Milano

Nel progetto di ampliamento del campus OpenZone sono coinvolte tutte le linee di business di Arcadis Italia, società di engineering che ha lavorato in modo integrato, sul progetto, sulla digitalizzazione della proposta dell'archistar, sul controllo dei costi, sull'analisi idrogeologica del rischio d'inondazione e sulla caratterizzazione dell’intervento di decontaminazione delle aree che ospitano la nuova sede del gruppo, i laboratori e gli uffici di ricerca in spazi di coworking.

È stata inaugurata alle porte di Milano la nuova sede della multinazionale farmaceutica Zambon: Z-Life all’interno del campus scientifico OpenZone. Si tratta di un’importante tappa di un progetto di sviluppo che amplierà il campus con nuovi spazi per uffici e laboratori di ricerca per un investimento complessivo di 60 milioni di euro.

Amdl Circle | ©Luca Rotondo

Z-Life nasce all’interno di OpenZone, campus scientifico interamente dedicato alla salute, aperto alla contaminazione e alla condivisione dei “saperi”, uno spazio adatto a generare idee. Al momento il campus, concepito per creare ponti tra competenze, linguaggi e mondi diversi, ospita – oltre a Zambon – 25 organizzazioni tra imprese biotech, farmaceutiche e di terapie geniche riconosciute a livello internazionale.

Amdl Circle | ©Luca Rotondo

La realizzazione di Z-Life è un’importante tappa del piano di sviluppo di OpenZone, che porterà il campus a ricoprire una superficie di 37.000 mq entro il 2021. Al momento il campus dispone di 19.500 mq dedicati a uffici, 7.500 mq di laboratori (di cui 1.600 Good Manufacturing Practices) ospita 600 persone che lavorano nel settore delle Scienze della Vita che diventeranno 1.200 nei prossimi 2 anni.

Amdl Circle | ©Luca Rotondo

Il progetto architettonico di Michele De Lucchi ha previsto la costruzione di due torri con spazi dedicati a laboratori di ricerca e a uffici per i nuovi “Zoner”, si chiamano così le imprese e le startup del campus con idee innovative nel campo della salute.

Parte dell’architettura di Z-Life è stata ricavata dal recupero del precedente edificio industriale, caratterizzato da una struttura in cemento armato. Nella costruzione originaria è stata inserita una nuova architettura, realizzata con un impianto in acciaio.

Le pareti a perimetro in vetro esaltano la vocazione di spazi aperti e luminosi. All’interno di Z-Life non ci sono pareti, perché una struttura aperta permette la continua adattabilità alle nuove esigenze di un ufficio contemporaneo. I piani sono collegati visivamente da grandi aperture nei solai, per garantire la totale vivibilità degli spazi e percepire l’attività che c’è all’interno.

Carlo Ratti Associati | ©Luca Rotondo

Gli interni di Z-Life, curati dallo studio Carlo Ratti Associati, non hanno pareti, perché una struttura aperta permette la continua adattabilità alle nuove esigenze di un ufficio contemporaneo. Rispetta i più moderni criteri di sostenibilità e prevede soluzioni tecnologicamente avanzate grazie alla gestione tramite Bms (Building Management System), un sistema che permette di monitorare e gestire tramite sensori la climatizzazione, le luci e la sicurezza dello spazio.

Carlo Ratti Associati | ©Luca Rotondo

Nel progetto di ampliamento del campus OpenZone sono coinvolte tutte le linee di business di Arcadis Italia una società di engineering che ha lavorato in modo integrato, sul progetto, sulla digitalizzazione della proposta dell’archistar, sul controllo dei costi, sull’analisi idrogeologica del rischio d’inondazione e sulla caratterizzazione dell’intervento di decontaminazione delle aree che ospitano la nuova sede del gruppo, i laboratori e gli uffici di ricerca in spazi di coworking.

Carlo Ratti Associati | ©Luca Rotondo

Attraverso studi, rilievi e modelli digitali e vettoriali Arcadis ha proposto al cliente nuove metodologie, non solo sulla parte progettuale con Bim, ma anche e soprattutto per la digitalizzazione di tutto il processo, partendo dalle fasi di rilievo e demolizione sino all’asset e facility management mediante piattaforme dedicate basate sui modelli Iifc, database sorgente di tutti gli oggetti Bim.

Carlo Ratti Associati | ©Luca Rotondo

Arcadis Italia ha supportato OpenZone con figure di consulenza specialistica nelle fasi di progettazione e direzione dei lavori per la demolizione degli edifici industriali esistenti e per la bonifica dei suoli superficiali, propedeutici alle opere di riqualificazione dell’area.

Carlo Ratti Associati | ©Luca Rotondo

Il supporto di Arcadis è stato fondamentale per aggiornare costantemente la progettazione in fase di esecuzione al fine di assecondare le richieste del cliente senza generare impatti negativi sui tempi di esecuzione e di gestire un maggior numero di appaltatori in fase di esecuzione, coordinando le attività affinchè non si generassero interferenze o ripercussioni sui tempi.

Arcadis si è occupata anche dell’espletamento delle gare d’appalto tramite proprio portale di e-procurement, del monitoraggio del budget e gestione delle varianti in corso d’opera affinché si rientrasse nel budget di commessa, ricorrendo spesso ad attività di value engineering.

Scheda tecnica

  • Progettista Michele de Lucchi
  • Investimento 60 milioni di euro
  • Uffici 15.500 mq
  • Laboratori 7.500 mq
  • Imprese ospitate 26
  • Persone ospitate attualmente 600
  • Persone ospitate a fine lavori 1200
  • Spazio disponibile a fine lavori 37.000 mq
  • Fine lavori 2021

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