Cuneo | Scuola d’infanzia Fillia | di Federica Gasparetto

Complesso scolastico nZeb

La costruzione di un edificio pubblico dedicato all’istruzione primaria funge da esempio sulla possibilità per le amministrazioni comunali di costruire strutture sostenibili, attente al benessere indoor e al risparmio energetico con l’utilizzo di energia ricavata da fonti rinnovabili, conformi allo standard europeo nZeb
(Vista dell’ingresso. Foto Colucci&Partners)

Nuove necessità didattico-educative e un forte aumento demografico del quartiere hanno reso necessaria la costruzione del nuovo complesso scolastico a Cuneo.

Il concept prevede un volume dalla pianta sostanzialmente rettangolare scavato da una serie di nicchie più o meno profonde che creano interessanti interazioni con l’esterno; il rivestimento all’intradosso in listelli di legno di larice, materiale caldo e confortevole, realizza un luogo protetto e un riparo per i bambini, uno spazio di congiunzione fra il giardino e le aule.

(Vista dal giardino. Foto Colucci&Partners)

La scuola d’infanzia conta una superficie lorda di 970 metri quadrati; si sviluppa intorno a un’agorà centrale, un ambiente a doppia altezza che diviene il fulcro del progetto, sia in termini spaziali sia didattici: il luogo dell’accoglienza, dell’incontro, della condivisione delle esperienze, una piazza dove si innestano i percorsi che conducono ai vari ambienti dell’istituto.

L’accesso avviene attraverso la più profonda delle nicchie, che funge da filtro tra interno ed esterno e che accoglie i bambini, accompagnandoli dentro dell’edificio, direttamente nell’agorà centrale. Sul doppio volume si affaccia un soppalco che ospita un ambiente più intimo e riservato, dedicato ad attività in piccoli gruppi.

(La grande vetrata che apre l’agorà all’esterno. Foto Colucci&Partners)

Sul lato sud si trovano le quattro sezioni, pensate come unità indipendenti, che promuovono l’autonomia e favoriscono l’apprendimento dei bambini. Sono dotate di ampie superfici vetrate e di lucernari che garantiscono ottimi livelli di illuminazione, senza fenomeni di abbagliamento, e di ventilazione naturale. Le aule si aprono su logge coperte e protette che proiettano gli sguardi verso l’esterno, garantendo un dialogo diretto con il giardino. Le sezioni comunicano tra di loro attraverso uno spazio flessibile che ha la duplice funzione di atelier e di zona per il riposo pomeridiano.

(Le nicchie creano luoghi di gioco. Foto Colucci&Partners)

Il cantiere

Le fondazioni sono a trave rovescia e il volume non presenta piani interrati o seminterrati.
La struttura portante, sia per le partizioni verticali sia per i solai orizzontali, è stata costruita in travi di legno lamellare e pannelli in X-lam.

(Posa delle pannellature a sostegno dei rivestimenti esterni. Foto Colucci&Partners)
(foto Colucci&Partners)

I pannelli X-Lam, in inglese Clt (Cross Laminated Timber), sono pannelli di legno massiccio (larice, abete o pino) a strati incrociati, composti cioè da più strati di lamelle (o tavole) sovrapposti e incollati uno sull’altro in modo che la fibratura di ogni singolo strato sia ruotata nel piano di 90° rispetto agli strati adiacenti. L’incollaggio delle tavole avviene con un adesivo poliuretanico (senza formaldeide) che garantisce un’elevata stabilità dimensionale e una buona ripartizione dei carichi. Un pannello in X-Lam è costituito da più strati (3, 5, 7) e le sue dimensioni possono raggiungere i 16 metri di lunghezza per 3,50 di altezza; lo spessore varia secondo gli strati, ma è generalmente compreso fra 5 e 30 cm. Il suo peso è di 500 kg/m3 contro i 2.000/2.500 del cemento armato e 7.700 dell’acciaio.
I pannelli sono stati predisposti in azienda con le aperture per porte e finestre previste a progetto e montati in cantiere tramite connessioni meccaniche con l’aiuto di una gru.

(La struttura in travi di legno lamellare e pannelli X-lam. Foto Colucci&Partners)

Le superfici esterne sono realizzate con pannelli di lana di roccia in classe di reazione al fuoco A1, rifinite a intonaco e tinteggiate con pitture silossaniche, che hanno cioè come componente principale i silossani, resine ricavate per polimerizzazione (un tipo di reazione chimica) dalla silice, o ossido di silicio, e da resine siliconiche. In queste pitture la componente acrilica ha la funzione di legante e garantisce la giusta adesione al supporto, mentre la componente siliconica assicura idrorepellenza e permeabilità al vapore.
Gli intradossi delle nicchie all’esterno, sia nelle porzioni verticali sia orizzontali, sono rivestite con listelli in legno di larice, essenza scelta in quanto resistente agli agenti atmosferici esterni, che donano dinamicità ai fronti.

(Il rivestimento dei listelli in legno di larice all’intradosso delle nicchie esterne. Foto Colucci&Partners)

Gli infissi sono in legno lamellare con vetri basso emissivi e a controllo solare per contenere la dispersione termica; sono presenti, inoltre, schermature in alluminio sulla facciata sud in corrispondenza del laboratorio per le attività sporchevoli.

La copertura è isolata con un doppio pannello in lana di roccia e una barriera al vapore. Il sistema permette il controllo sull’impermeabilità all’acqua per mezzo dell’elemento di tenuta, il controllo del flusso di calore attraverso la presenza dello strato coibente, il controllo alla formazione di condensa interstiziale grazie allo strato di tenuta al vapore.
Sopra l’assito in legno di abete il manto è composto in lastre di zinco titanio posate con la tecnica della doppia aggraffatura che consente l’unione delle lastre precedentemente profilate attraverso la sovrapposizione e la ripiegatura dei lembi. Il fissaggio alla sottostruttura avviene con l’ausilio di graffette a scomparsa.

(Posa della sottostruttura in legno della strombatura d’ingresso. Foto Colucci&Partners)

In copertura sono presenti grandi lucernari conici in corrispondenza di alcuni locali al fine di garantire un migliore rapporto aeroilluminante. Infine, su tutta la superficie della copertura sono inserite linee vita e una botola di accesso per poter eseguire lavori di manutenzione.
All’interno dell’edificio sono stati impiegati materiali naturali ed eco-compatibili.
Le partizioni interne sono in cartongesso a doppia lasta, in diverse tipologie secondo l’ambiente: sono state posate lastre in gesso fibra, lastre idrorepellenti nei locali di servizio e lastre ignifughe. Le superfici sono tinteggiate con pitture antimuffa e traspiranti; negli spogliatoi, nel refettorio e nei laboratori si è ricorso a un trattamento con smalto all’acqua.
I controsoffitti sono realizzati sempre con lastre in cartongesso ma microforate e fonoassorbenti.

(Posa del solaio del soppalco sull’agorà centrale. Foto Colucci&Partners)

Le porte interne sono in laminato con maniglie antinfortunistiche.
Per le pavimentazioni è stato impiegato il pvc per gli ambienti frequentati dagli scolari e ad alto traffico pedonale: tutte e quattro le sezioni, i laboratori per le attività pratiche e l’agorà. I servizi generali e l’amministrazione hanno una pavimentazione in gres porcellanato e rivestimenti ceramici.

Il benessere acustico

(La struttura in X-lam degli ambienti interni. Foto Colucci&Partners)

Per il benessere degli allievi e il corretto svolgimento delle attività, sono stati previsti studi del comportamento acustico, in particolare dei fenomeni di fono-impedenza e di fono-assorbenza, nei diversi ambienti in fase progettuale e costruttiva.

Alcuni rilevamenti hanno evidenziato in una fase ancora preliminare valori di criticità nella zona del blocco centrale. Per risolvere la problematica sono state inserite pannellature verticali microforate in mdf tali da assorbire ed eliminare il fenomeno del riverbero. L’accorgimento tecnico è diventato parte integrante del design del layout interno.

Strategie di climatizzazione passiva

Le grandi vetrate delle aule e ai lati della piazza centrale fungono da sistemi solari passivi: nei mesi invernali, permettendo di accumulare l’energia solare e di trasferirla all’interno dell’edificio; nei mesi più caldi, invece, il surriscaldamento degli ambienti interni è controllato mediante frangisole in alluminio che consentono la schermatura della facciata.

(Installazione di uno dei lucernari in copertura. Foto Colucci&Partners)

Il sistema impiantistico

L’edificio è stato progettato per essere di tipo passivo Nzeb (Nearly Zero Energy Building), realizzato cioè secondo i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica, integrato nel contesto, correttamente orientato, in grado di sfruttare al meglio le risorse naturali come il sole e il vento, ben isolato, alimentato con energia rinnovabile e dotato di impianti tecnologicamente avanzati.

(Posa di controsoffitti e contropareti in cartongesso. Foto Colucci&Partners)

Per il riscaldamento è stato utilizzato un impianto radiante a pavimento alimentato da una pompa di calore e un impianto di ricambio d’aria con ventilazione meccanica controllata (Vmc).

La produzione di energia elettrica avviene attraverso pannelli fotovoltaici di tipo cristallino installati in copertura che garantiscono l’indipendenza dell’edificio. L’impianto è composto da corpi illuminanti led coordinati da sistemi domotici per l’ottimizzazione del consumo.
L’impianto fognario è composto da due linee separate, una per le acque meteoriche con serbatoio di accumulo da 15 m3, e una per le acque reflue, entrambe collegate al sistema fognario comunale di tipo misto.

 

 

(I pannelli in mdf per eliminare il riverbero all’interno. Foto Colucci&Partners)
(L’agorà con il soppalco concluso con il parapetto in vetro. Foto Colucci&Partners)

Giuseppe Colucci | Colucci&Partners

Giuseppe Colucci

Il progetto della nuova scuola dell’infanzia Fillia è il frutto di una sinergia tra progettisti, amministrazione e imprese, tutti accomunati dalla volontà di perseguire un obiettivo comune da mettere a disposizione dell’intera comunità cittadina. Il risultato è stato ottenuto anche grazie alla disponibilità da parte dell’amministrazione comunale di mettere in campo le risorse necessarie per consentire la realizzazione di un edificio secondo metodologie e con materiali sostenibili.

 

Chi ha fatto cosa

Committente
Comune di Cuneo

Progetto Architettonico
Colucci&Partners

Capo Progetto
Arch. Giuseppe Colucci

Team
Matteo Ferrini, Andrea Guidi, Monica Castellini, Matteo Becucci

Direzione Lavori
Voarino Cairo Associati

Progetto Strutturale
H.S. Ingegneria

Mep
Mps studio associato

Impresa costruttrice
Fantino Costruzioni Spa

Chi ha fornito cosa

Illuminazione interna
Exenia

Arredo interno
Mobileferro

Pavimenti
Tarkett

Rivestimenti copertura
Vm Zinc

Cartongessi
Gyproc

Pompa di calore
Clivet

Unità di Trattamento aria
Idroair

Scaldacqua a pompa di calore
Cordivari

Impianto radiante
Stelbi

Impianto aeraulico
Tecno-ventil

Impianto elettrico
BTicino

 

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