Consorzio Poroton Italia | Concorso 2019

Premiati i vincitori della prima edizione del Concorso Poroton

La prima edizione del Concorso Poroton 2019 si è conclusa con la cerimonia di premiazione che ha visto la giuria assegnare 3 premi e 3 Menzioni speciali. Il progetto vincitore è l’edificio residenziale Rocca di Mezzo a Roma di Insula Architettura e Ingegneria che ha riguardato la demolizione e ricostruzione di un villa plurifamiliare. L’involucro è costituito da murature di tamponamento in monoblocchi preassemblati con isolante battentato Tris per la correzione dei ponti termici. Il blocco Poroton Acustico scelto per i requisiti acustici.

Si è conclusa la prima edizione del Concorso Premio Poroton 2019 con la cerimonia di premiazione durante la quale una giuria selezionata ha assegnato premi e menzioni: la grande partecipazione e la qualità dei progetti presentati ha indotto la giuria a svolgere un  lavoro preliminare di selezione di una rosa di finalisti e tra questi sono stati scelti 3 vincitori e 3 menzioni speciali. Il montepremi era di 8mila euro.

Concorso Poroton 2019: cerimonia di premiazione.

La Giuria era composta dall’arch. Samantha Olocotino, dall’ing. Luca Peralta e da Stefano Midolini, presidente del Consorzio Poroton Italia.

I progetti vincitori e le menzioni speciali:

  • 1° classificato: Edificio residenziale Rocca di Mezzo – Roma (Rm)
  • 2° classificato: Restauro Torre principale Palazzo La Confina – Fiorenzuola d’Arda (Pc)
  • 3° classificato: Condominio viale Martiri del 1799 – Altamura (Ba)
  • Menzione: Hotel Wellness Castelfalfi – Montaione (Fi)
  • Menzione: Casa/Studio Passivhaus – Cesena (Fc)
  • Menzione: Complesso Parrocchiale Santa Maria Goretti – Fiorano Modenese (Mo)

Edificio residenziale Rocca di Mezzo

L’intervento riguarda la demolizione di una villa plurifamiliare e sua sostituzione con un nuovo edificio residenziale che ospita 18 appartamenti, in un contesto naturale di pregio che determina il vincolo di tutela paesaggistica al quale è sottoposto l’intervento. Il volume dell’edificio, ampliato nel rispetto delle leggi regionali, è articolato in tre blocchi verticali di proporzioni simili che si dispongono sul lotto assecondando e sfruttando le curve di livello del terreno in decisa pendenza.

Concorso Poroton | Edificio residenziale Rocca di Mezzo

Criterio guida del progetto, fin dalle prime fasi di impostazione, è stata la ricerca del minore impatto volumetrico: si è perciò contenuta l’altezza entro i limiti degli edifici circostanti, al fine di non alterare lo skyline delle propaggini urbane sull’area naturale.

Si è prestata particolare attenzione a realizzare il minore consumo di suolo possibile, attraverso una attenta distribuzione delle unità immobiliari, che insistono sul sedime dell’edificio precedente, con una sistemazione a giardino sul resto dell’area.

La composizione dell’edificio intende evitare l’effetto barriera della costruzione rispetto alla strada limitandone l’ingombro percettivo, sfalsando i due piani di facciata verso la strada e dando la massima trasparenza al corpo distributivo centrale, ingresso e ballatoi, per consentire la percezione del panorama retrostante.

Edificio residenziale Rocca di Mezzo.

Il progetto ha posto particolare attenzione alla qualità complessiva del manufatto, rispettando i più elevati standard in termini di sostenibilità ambientale e di prestazioni energetiche, realizzando un involucro altamente performante, combinato con l’utilizzo di fonti rinnovabili (impianto solare fotovoltaico e termico) e di impianti termici ad alta efficienza (impianti ibridi a pompa di calore con serbatoi di accumulo termico), che ha consentito di ottenere la certificare l’immobile in Classe Energetica A4.

L’involucro è costituito da murature di tamponamento confezionate impiegando monoblocchi preassemblati con isolante battentato Tris, sistema costruttivo che prevede anche la totale correzione dei ponti termici.

Nel rispetto dei requisiti acustici, molto importanti per contesti plurifamiliari, si è fatto ricorso a tecnologie di realizzazione degli elementi di separazione e di involucro che consentissero di garantire le prestazioni richieste dalla normativa. Questo, quindi, è stato elemento di guida per la scelta del blocco Poroton Acustico, che risponde a tutti i requisiti del progetto.

Chi ha fatto Cosa

Progettisti: Insula Architettura e Ingegneria srl – arch. Eugenio Cipollone, arch. Paolo Orsini, ing. Roberto Lorenzotti
Collaboratori progetto architettonico: arch. Paolo Diglio, arch. Stefano Fava, arch. Andrea Giuffrida
Progetto strutture, impianti idrici e meccanici: Inea srl
Progetto impianti elettrici: ing. G. Giovannella
Impresa: Di.Cos. spa
Tipologia muratura: muratura di tamponamento realizzata con blocco con isolante accoppiato Tris e murature di separazione unità abitative con blocco Poroton Acustico

Concorso Poroton | Edificio residenziale Rocca di Mezzo

Motivazioni della giuria

«Il progetto costituisce un eccellente esempio di architettura residenziale plurifamiliare, sotto molteplici punti di vista: paesaggistico, architettonico ed ingegneristico.
Sotto il profilo paesaggistico è stato particolarmente apprezzato l’inserimento dell’edificio in un contesto sensibile attraverso un volume attentamente studiato per forma, dimensione, orientamento, col fine di mitigare l’impatto sul paesaggio circostante. Di particolare interesse risulta la sagoma dell’edificio nel suo insieme che si integra molto bene con l’andamento del terreno. Sotto il profilo architettonico, ad una apparente semplicità di linguaggio e di distribuzione, si associa un’attentissima cura dei dettagli di facciata che definiscono l’involucro delle residenze, quest’ultime tutte con doppia o tripla esposizione, con ampie terrazze e viste puntualmente studiate per incorniciare il paesaggio circostante.
Sotto il profilo ingegneristico il progetto risulta estremamente curato e performante, grazie anche ad un esemplare utilizzo della muratura di tamponamento in monoblocchi preassemblati con isolante accoppiato ad elevate prestazioni termiche, che garantisce eccellenti prestazioni energetiche, di isolamento acustico, di risposta del fabbricato alle azioni sismiche, nonché dei divisori interni, per l’appunto in Poroton, dotati di elevate prestazioni acustiche a favore del comfort abitativo».

Concorso Poroton 2019, secondo vincitore | Restauro Torre principale Palazzo La Confina.

Restauro Torre principale Palazzo La Confina

Le prime citazioni del podere La Confina risalgono ai secoli XII-XIV, quando venne edificato il primo nucleo della casa-torre, attorno al quale nei secoli successivi si svilupparono la villa padronale e i vari fabbricati agricoli.

L’antica conformazione architettonica della casa-torre della Confina è stata molto alterata negli anni Trenta con la demolizione della sua parte superiore, tanto da renderla quasi irriconoscibile rispetto ai più modesti volumi dei fabbricati che la fiancheggiano.

Il dimezzamento della sua altezza ha cancellato uno dei punti di riferimento del paesaggio dell’intera zona: la torre della Confina si inseriva infatti in una rete di torrioni e strutture fortificate sopraelevate che nei secoli passati, oltre a costituire un efficiente sistema di controllo del territorio, costituivano i principali fattori identificativi del paesaggio e riflettevano il sistema delle relazioni politiche, economiche e sociali dell’epoca.

Il nuovo progetto di restauro prevede di restituire alla casa-torre della Confina la sua configurazione volumetrica d’insieme, adottando tecniche e materiali perfettamente distinguibili dal paramento murario della compagine conservata.

Il ripristino volumetrico della torre ha consentito di ricomporre l’unità d’insieme dell’immagine dell’edificio e di restituire alla corte agricola il ruolo di caposaldo che ha sempre svolto nell’ambito paesaggistico locale.

Il paramento murario oggetto di reintegro è stato realizzato seguendo proporzioni e forme dell’impianto originario, come desunto da fonti storiche, fotografiche ed archeologiche.

Per l’edificazione del nuovo volume è stata impiegata la muratura armata confezionata con blocchi Poroton P800 Ma, mentre il rivestimento murario in pietra è stato realizzato con ciottoli parzialmente sbozzati e cantonali in mattoni di recupero, simili a quelli della muratura esistente.

Sono diversi i motivi che hanno condotto alla scelta della muratura armata Poroton in primis, quello di alleggerire la compagine muraria da realizzare conferendo al tempo stesso maggiore resistenza, duttilità e resilienza strutturale, oltre a fornire un ideale supporto per il rivestimento in pietra.

Poroton | Restauro Torre principale Palazzo La Confina.

Chi ha fatto Cosa

Progettisti: FS Architettura – arch. Filippo Sbarretti
Consulente progetto strutture: ing. Matteo Costa
Consulente progetto impianti: ing. Alberto Catulli
Consulenti restauro: arch. Michela Bellezza, arch. Giorgia Corvi, arch. Enrica Pili
Impresa: Butteri Costruzioni srl
Tipologia muratura: muratura armata realizzata con blocchi Poroton P800 MA

Motivazioni della giuria

«Il progetto è un intervento di estremo interesse e molto riuscito grazie ad un utilizzo innovativo e calibrato della muratura armata Poroton per il restauro di un edificio storico. Attraverso uno studio rigoroso sotto il profilo del restauro ed ingegneristico, è stato possibile ricostruire una porzione di torre medioevale (scomparsa e visibile solo nella documentazione storica di archivio) raggiungendo prestazioni, di comportamento alle azioni sismiche ed energetiche, che non sarebbero state possibili con soli materiali tradizionali.
L’intervento di ricostruzione ex novo della parte sommitale della torre contribuisce a restituire al manufatto l’antica conformazione originaria, pur denunciando la ricostruzione della torre quale nuovo intervento, attraverso l’uso intelligente di nuove tecnologie».

Condominio viale Martiri del 1799

In un contesto urbano consolidato, sviluppato dagli anni ‘50 fino ai primi anni ‘90 attraverso un’edilizia comune, questo edificio si pone con una forte volontà di distacco e di superamento del modello tradizionale che lo ha caratterizzato: al susseguirsi di compatti e ripetitivi fabbricati a completa edificazione del lotto, si è voluto contrapporre un edificio ripulito di strutture ed ornamenti sovrapposti, una composizione di geometrie semplici e pure nel loro bianco, quasi sollevate dal suolo, determinando un’anomalia significativa con la disarticolazione del compatto volume dell’isolato.

Concorso Poroton 2019 | Condominio viale Martiri del 1799.

L’intervento è consistito nella demolizione di un fabbricato preesistente e ricostruzione con ampliamento del nuovo edificio composto da 2 locali commerciali al piano terra e 11 appartamenti ai 3 piani superiori.

Forma, funzione, prestazioni, comfort: l’edificio è pensato come una moderna automobile, un organismo complesso in cui ogni elemento incide sull’insieme e deve essere assemblato con le migliori tecnologie al momento disponibili; questo è il cambio di paradigma locale tentato con questo edificio.

La cura posta nella scelta delle soluzioni tecniche di involucro e dei loro dettagli, in combinazione con il sistema impiantistico basato sull’utilizzo di fonti rinnovabili, di impianti termici ad alta efficienza e di un sistema di ventilazione meccanica controllata, trovano riscontro anche nella certificazione CasaClima Gold.

L’involucro, realizzato con una muratura in blocchi PorotonP800 con cappotto, reagisce ai condizionamenti esterni: segue il perimetro dove necessario, si chiude dove l’intorno è invasivo, si arretra a creare profondità visiva e zone buffer climatiche, si distacca dal suolo dilatando lo spazio urbano pubblico, si protende a schermare le bucature critiche.

Gli scavi più profondi hanno almeno due lati liberi consecutivi e la loro profondità è stata impostata in funzione anche dell’esposizione, come la scelta delle tinte caratterizzate da elevati coefficienti di riflessione luminosa.

Condominio viale Martiri del 1799.

Chi ha fatto Cosa

Progettisti: Studio Associato di Progettazione Laborante – arch. Vincenzo Laborante, arch. Domenico Laborante
Progetto strutture: Studio Associato di Progettazione Laborante – ing. Nicola Laborante Progetto impianti: ing. Biagio Laurieri
Consulente Passivhaus: ing. Filippo Fiorenzo
Impresa: Giordano Lorenzo & Figli
Tipologia muratura: muratura di tamponamento realizzata con blocchi Poroton PS

Motivazioni della giuria

«Il progetto costituisce un esempio significativo di architettura residenziale integrata con spazi dedicati al terziario, non solo per aspetti legati alla composizione, al linguaggio, all’inserimento nel contesto, alla distribuzione degli spazi interni ed esterni ma, anche e soprattutto, per un attento utilizzo di sistemi passivi, di sistemi attivi e di dotazioni impiantistiche che gli hanno consentito di raggiungere la classificazione CasaClima Gold. Tra i sistemi passivi, oltre ad un particolare studio della forma, dell’orientamento/esposizione, dei materiali isolanti, si evidenzia l’utilizzo attento di murature di tamponamento realizzate con blocchi Poroton ad elevata inerzia termica.
Si apprezza inoltre l’uso del colore delle facciate esterne, studiato in base a irraggiamento ed esposizione che, unitamente all’attento studio dei prospetti, degli sfondati e degli aggetti determina un’equilibrata composizione dei volumi dimostrando come la stessa si possa raggiungere anche con l’uso di tecnologie tradizionali».

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