
Le Tre Case per artisti (casa tipo A, tipo B e tipo C) di Pietro Lingeri, sono esempi di quell’architettura del Movimento Moderno che ha cercato di tradurre in nuove logiche d’uso forme e materiali tradizionali: composizione articolata per piani, grandi vetrate ma uso di muri in pietra di Moltrasio, intonaci a calce in tinte pastello e superfici in legno.
Descrizione degli elementi in legno. Si è riscontrato che parte degli elementi strutturali sono stati realizzati in legno di castagno, secondo il progetto di Lingeri, mentre altri componenti, di recente sostituzione, (per esempio il pavimento del soppalco della casa A), sono in abete rosso o rovere. Dalle analisi di campioni l’essenza abete rosso, risulta avere subito un trattamento con una matrice organica di colore ambrato di modeste quantità di resina naturale (olio siccativo) e una dispersione di particelle ocracee e di nero carbone. Ancora, nelle perizie della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Milano si legge che in generale gli interventi di manutenzione hanno previsto la verniciatura di assito e travi con una mano di velatura anticarie e due mani di vernice, nonché «la sistemazione, rifacimento in parte di serramenti, porte e parapetti, con sostituzione di vetri rotti e impannate in legno; carteggiatura e applicazione di una mano di imprimitura e verniciatura». Particolarmente interessanti rispetto ai trattamenti originali di finitura sono le tracce di vernice verde ancora presenti su persiane, scuri e parti di rivestimento esterno delle case B e C. Il trattamento, citato solo nei documenti del computo metrico dell’epoca, è descritto come una verniciatura a biacca di zinco. Tutti i legni esterni si presentavano quindi colorati e non naturali, con un tipico verde oliva recentemente ritrovato anche sui serramenti della Casa del Fascio di Terragni a Como.