Voltaggio | Lavori di restauro

Ex convento di Sant’Agostino: ospiterà i lavoratori del Terzo Valico e poi sarà impiegato come casa di riposo

Dopo i lavori di restauro effettuati dall’impresa Cems di Noli, l’ex convento grazie ad un intervento della Fondazione De Ferrari Brignole Sale Onlus è stato ristrutturato. Ora verrà utilizzato dalle maestranze che lavorano sui cantieri del Terzo Valico.

A Voltaggio, in provincia di Alessandria, l’ex convento di Sant’Agostino, ristrutturato grazie ad un intervento della «Fondazione De Ferrari Brignole Sale onlus di Genova» ora ospiterà una cinquantina di operai dei cantieri del Terzo Valico. Sono infatti terminati i lavori di recupero della struttura che ha visto un intervento eseguito sotto la guida della Sovrintendenza ai beni architettonici del Piemonte (per un costo complessivo di 1,5 milioni di euro).
voltaggioI lavori sono stati elementi di accordo tra la Fondazione, il comune di Voltaggio e Cociv che si è impegnato a stipulare un contratto di affitto che ha permesso alla Onlus di rientrare notevolmente nelle spese. Ad eseguire il restauro che ha considerato anche la cappella adiacente è stata l’impresa Cems di Noli. Ora c’è da completare l’intervento sulla casa del custode che ospiterà 3 unità immobiliari.
voltaggio conevnto sant'agostino46 stanze. Sono 46 le stanze che saranno messe a disposizione delle maestranze impegnate nei cantieri del Terzo Valico. Al termine dell’utilizzo della struttura da parte di Cociv, la stessa potrebbe essere nuovamente adibita ad accogliere persone anziane, come è stato in passato. Due sono i passaggi burocratici che necessitano: il primo riguarda la variante di destinazione d’uso da struttura socio-assistenziale a residenziale, e al termine degli 8 anni di utilizzo da parte di Cociv, una nuova variante di destinazione d’uso per far si che gli alloggi siano nuovamente di servizio socio assistenziale.
Il consiglio comunale dovrà votare anche un altro documento di variante per far si che Cociv possa realizzare il campo-base. L’edificio appena ristrutturato, fino al 1999 ha ospitato persone anziane secondo quanto stabilito dal lascito della duchessa di Galliera. Lo scorso maggio uno specifico accordo ha stabilito il ritorno della proprietà alla suddetta Fondazione.

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