Edilizia storica | Recupero e sostenibilità

Immobiliare Percassi: “Le Dimore di Via Arena” verso la certificazione Leed

Immobiliare Percassi ha promosso la realizzazione di un intervento di recupero e restauro di due edifici situati nel cuore di Bergamo Alta. Il progetto, firmato dagli architetti Maurizio Zambelli e Barbara Radici, è stato realizzato secondo i più elevati standard di innovazione ed ecosostenibilità, nel rispetto di storia e tradizione. L’intervento ha permesso anche di indagare e comprendere a fondo la storia e l’evoluzione urbanistica di questa parte di Bergamo così antica e caratteristica.

Le Dimore di Via Arena” è il progetto promosso da Immobiliare Percassi e curato dagli Architetti Maurizio Zambelli e Barbara Radici, riguardante il recupero e il restauro di due edifici storici soggetti a vincolo monumentale, siti a Bergamo Alta, in Lombardia.

L’intervento ha permesso la realizzazione di 17 unità abitative dai tagli peculiari e di 22 posti auto per un totale di circa 3.000 mq di superficie. Il lavoro progettuale, architettonico e ingegneristico, oltre che di recupero e restauro conservativo, ha voluto valorizzare i cortili interni dei due edifici che compongono l’unità immobiliare.

Nelle parti comuni spiccano le scale in pietra antica, impreziosite dai corpi illuminanti di Viabizzuno, che conducono all’interno de Le Dimore di Via Arena dove non si può fare a meno di notare le meraviglie dei soffitti affrescati, gli elementi strutturali lignei recuperati, le imponenti travi di rovere, il decoro e il dettaglio dei cassettoni in legno decorati, gli archi in pietra, i travetti e i colonnati che creano logge inaspettate.

Immobiliare Percassi | L’esterno di “Dimore di Via Arena”.

Un restauro, quindi, che non si è limitato solamente al recupero di due importanti edifici, ma ha permesso anche di indagare e comprendere a fondo la storia e l’evoluzione urbanistica di questa parte di Bergamo.

Il progetto architettonico ha valorizzato le unità immobiliari nella rivisitazione e distribuzione interna degli appartamenti con tagli variabili dai 56 mq per la dimora più piccola fino a 382 mq per quella più grande.

L’approccio progettuale nella fase esecutiva è stato inoltre quello di recuperare, dove possibile, sia nelle parti esterne sia in quelle interne, elementi architettonici di pregio esistenti, attraverso il consolidamento e il restauro, ma anche proponendo nuove soluzioni, nel rispetto del linguaggio tradizionale della storia del manufatto.

Da qui uno studio dei materiali già presenti – pietra, ferro e legno – che sono stati riutilizzati in chiave moderna nella scelta delle finiture. La stessa attenzione è stata posta verso gli elementi tipologici dell’architettura: cornici, imbotti, architravi, parapetti, corrimano, serramenti e portoni di accesso.

Inoltre, il restauro dell’impianto decorativo di facciata (risalente agli anni a cavallo tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo) ha portato alla riqualificazione di un pezzo di storia di via Arena, grazie al lavoro sull’affresco attribuito ad Antonio Maria Caneva, detto il Porlezzino. Un lavoro di cura del dettaglio e delle finiture elaborato e certosino, che ha garantito un risultato complessivo di altissima qualità e di pregio storico e contemporaneo.

Immobiliare Percassi | All’interno i soffitti affrescati e restaurati.

Grande attenzione è stata data alla sostenibilità e al risparmio energetico. “Le Dimore di Via Arena”, infatti, stanno acquisendo la certificazione Leed, una peculiarità per un edificio antico, uno dei pochi casi a livello internazionale su un immobile storico e vincolato.

All’interno del complesso sono state studiate e create soluzioni impiantistiche innovative e molto efficienti, compatibili con gli edifici e con i limiti imposti dai vincoli di tutela artistica e storica degli immobili.

Il lavoro, concordato insieme al team di certificazione, ha garantito un sistema di impianto domotico con gestione in remoto, un sistema termico integrato in grado di gestire i sistemi di climatizzazione con riscaldamento e raffrescamento a pavimento, un impianto di ventilazione meccanica controllata, il controllo dei consumi idrici ed elettrici, fino alla realizzazione di sistema di isolamento termico e acustico delle unità immobiliari.

Sempre in ottica della certificazione, si è scelto, inoltre, di impiegare elementi eco-sostenibili e finiture di origine locale in modo che ogni particolare valorizzasse il territorio e il suo tessuto sociale e professionale di alta qualità.

La storia del progetto

La scelta di recuperare questa porzione della Città Alta è stata di grande importanza per la storia di Bergamo. In passato la zona non è mai stata oggetto di specifici approfondimenti, buona parte della storia di Bergamo Alta, infatti, era racchiusa negli archivi storci della città.

Il corpo dell’edificio dove sono sorte queste dimore storiche, oggi “Le Dimore di Via Arena” appartiene alla cortina edilizia di via Arena, culminante nella parte alta con il Monastero di Santa Grata. L’indagine sull’edificio di via Arena 2 rappresenta un notevole contributo alla conoscenza di questa parte di Bergamo e dell’evoluzione urbanistica che ne è conseguita.

I lavori dell’edificio, iniziati nel 2016, hanno permesso un’indagine archeologica, grazie al lavoro certosino dell’archeologo Massimo Brutti che ha messo in evidenza stratigrafie e strutture pertinenti alla frequentazione dell’area già a partire dall’epoca romana.

Immobiliare Percassi | Gli ambienti interni al termine dei lavori di recupero.

Il lavoro archeologico – sotto lo sguardo della Dott.ssa Cristina Longhi e della Dott.ssa Stefania De Francesco della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia – ha dato i suoi frutti.

Nel sottosuolo sono stati infatti ritrovati: una lucerna di epoca preromana e lo stralcio di mosaico romano, 70×100 cm, dello spessore di 20 cm, raffigurante la testa di Gorgone (ora custodito al Museo Archeologico di Bergamo).

Rilevante anche lo studio dello sviluppo dell’edificio e del suo contesto che Immobiliare Percassi ha svolto a ritroso nel tempo attraverso fonti edite e non edite, indagando su numerosi documenti: catasti storici, mappe storiche e pergamene custodite nell’Archivio di Bergamo.

Immobiliare Percassi | Gli interni arredati al termine dei lavori.

La base dell’immobile ha una storia antica: l’attenta osservazione delle murature di fondazione mostra che parte del corpo risale al Duecento, da cui poi si sono eretti volumi e strutture di epoche differenti tra loro.

Giungendo ai secoli più recenti, nella seconda metà del Settecento l’edificio fu sede del Consorzio per l’Assistenza ai Carcerati, un’associazione fondata a Bergamo nel 1320 da padre Melchiorre di Tarseggi, priore dei canonici di Sant’Agostino in San Giorgio.

Nell’Ottocento numerose le famiglie e i proprietari che si susseguirono nelle parti di immobile, fino al 1921 quando l’edificio divenne la Casa della Banca Diocesana. I restauri sono stati curati da Gasparoli, dinastia di restauratori di Gallarate, che proprio con Impresa Percassi fece risplendere, tra gli altri importanti lavori, la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano.

Francesco Percassi | Presidente Immobiliare Percassi.

Francesco Percassi | Presidente Immobiliare Percassi

«Ci siamo innamorati della storia di questo immobile, così come della sua complessità. Per noi ogni aspetto del progetto è stato una sfida e una volontà di entrare nella storia di Bergamo, scoprirne la sua ricchezza, portarla alla luce, valorizzarla e donarla al territorio. Un lavoro che ha visto in gioco una squadra di grandi professionisti, con la capacità di fare le scelte più valide per conservare la storicità degli spazi, offrendo qualità ed esclusività, altissime prestazioni, elevati standard di vivibilità e l’emozione di dimore che sono meraviglia ed eccellenza. Riportare allo sguardo, rievocare i frammenti celati di questa antica area urbana è stato un atto di valorizzazione culturale, imprescindibile nel nostro lavoro che con questo progetto ha voluto anche rafforzare il senso di identità del luogo che si abita». (vb)

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