Edilizia residenziale | Recupero a Rovigo

Rinnovo di una villa degli anni ’50, tra ristrutturazione e restauro

Il progetto di riqualificazione ha mantenuto alcuni elementi di forza dell’edificio: il laterizio a vista in facciata, alcune modanature decorative, la forma della copertura, la dimensione e la posizione delle forometrie. Sono stati invece realizzati un nuovo distributivo interno e l’aggiunta di un piccolo volume sovrapposto alla terrazza esistente.

L’intervento ha previsto la ristrutturazione di una villa degli anni ’50, che presentava un piccolo scoperto, e che si colloca in un lotto ad angolo tra due strade posto nella zona centrale della città di Rovigo.

Il progetto ha mantenuto alcuni elementi di forza dell’edificio: il laterizio a vista in facciata, alcune modanature decorative, la forma della copertura, la dimensione e la posizione delle forometrie.

Navarrini – Lavezzo | Villa anni ’50 a Rovigo | Esterni a lavori ultimati: da notare, il paramento in laterizio, l’uso del colore e dei materiali per i nuovi interventi.

Sono stati invece realizzati un nuovo distributivo interno e l’aggiunta di un piccolo volume sovrapposto alla terrazza esistente. Il rapporto tra interno/esterno e lo spazio pubblico (la strada) è mediato da un muro che funge da “filtro”, che partendo dalla facciata verso strada, e prendendone l’inclinazione, definisce una zona interna più privata. Cornici in pietra di forme diverse ridefiniscono i fori finestre. All’interno materiali e tinte chiare generano uno spazio neutro e luminoso.

Arch. Roberto Navarrini e arch. Elena Lavezzo | Progettisti.

Arch. Roberto Navarrini e arch. Elena Lavezzo | Progettisti

«Ristrutturare un edificio con un’identità architettonica definita, che negli anni è diventato un punto di riferimento per l’immaginario collettivo della casa signorile, ha comportato un approccio equilibrato tra valorizzazione dell’aspetto originario e volontà di rinnovare e caratterizzare l’estetica complessiva. La ristrutturazione diventa l’occasione per rinforzare strutturalmente l’edificio e per migliorare le prestazioni energetiche, ridefinisce e amplia gli spazi interni con lo spostamento della scala interna per ridisegnare nuovi spazi; si caratterizza inoltre per la realizzazione di un setto/muro in facciata per creare un limen tra pubblico e privato, oltre alla semplice recinzione ai limiti del lotto, un elemento bianco a contrasto con il facciavista e che dialoga con il volume di ampliamento».

Navarrini-Lavezzo | Villa anni ’50 a Rovigo | Dettagli laterizio.

Com’era

L’edificio, che ha il lotto affacciato su due vie ad angolo retto, esteriormente si presentava prima degli interventi in un discreto stato mentre all’interno necessitava di lavori di ristrutturazione, adeguamento-rifacimento degli impianti oramai vetusti, di sostituzione di infissi e pavimenti.

La casa si adatta al lotto in modo armonico secondo due allineamenti, la via principale e il lotto adiacente verso nord dove l’edificio si porta in confine col lotto limitrofo con la zona d’ingresso e col volume del garage. Esternamente l’edificio è in laterizio a vista che gli conferisce una severa eleganza grazie al rigore compositivo dei prospetti.

La forma chiusa del volume viene rotto dall’elemento ruotato avanzante verso la strada a un solo piano con tetto a terrazza, che ingentilisce la rigidezza dell’insieme generando un’armonica variazione.

Navarrini-Lavezzo | Villa anni ’50 a Rovigo. Finito.

Due grandi finestre aggettano verso il giardino, al piano terra nella zona soggiorno a ovest e a sud, nell’intento di portare luce negli spazi interni. L’interno è molto curato: al piano terra l’ingresso è dominato dalla scala a vista che sale al piano primo.

Lo spazio del soggiorno è rivestito con pavimento in battuto alla veneziana di tonalità verde-nera tipico degli anni ’50 ma in cattivo stato a causa dell’umidità di risalita. Un camino dalle forme che richiamano l’architettura del ventennio, in pietra scura è collocato al centro del primo salone.

All’interno sono presenti due porte antiche a doppia anta in legno approssimativamente di fine ‘800. Soffitti e pareti sono finite a gesso con stucchi dalle forme geometriche e vagamente liberty. Al piano terra è presente un ulteriore salottino, la cucina, un bagno e la zona cantina-garage. Salendo la scala rivestita in legno si giunge al piano primo composto da quattro camere da letto, di cui tre matrimoniali e un ampio bagno padronale.

L’accesso alla terrazza di 16 mq avviene da una camera da letto posta a sud. Tutto il piano primo, tranne il bagno, è rivestito con parquet in legno chiaro posato a spina italiana molto deteriorato. I serramenti sono in legno senza vetrocamera. Gli impianti elettrico, acqua e gas sono ancora funzionanti ma da adeguare alle normative attuali.

Navarrini-Lavezzo | Villa anni ’50 a Rovigo. Esterno a lavori ultimati.

Il progetto architettonico

Intenzione dei committenti era quella di ristrutturare l’intero immobile adeguandolo alle normative attuali e ai nuovi stili di vita. Considerata la buona qualità dell’edificio l’approccio progettuale si è posto a metà strada tra la ristrutturazione e il restauro.

Ristrutturazione per quanto riguarda gli interventi strutturali per ridefinire la distribuzione degli spazi interni alla luce dei moderni stili di vita, la dotazione impiantistica dell’edificio vocata al risparmio energetico e alla riduzione dell’inquinamento.

Restauro per gli elementi ritenuti qualificanti l’edificio, come il paramento esterno in laterizio, mantenuto spostando il cappotto termico all’interno, e differenziando con l’uso del colore e dei materiali i nuovi interventi necessari a rendere l’edificio espressione delle richieste dei committenti. Effettuati i saggi strutturali, necessari per comprendere il sistema strutturale dell’edificio, sono stati definiti importanti interventi atti a rinforzare la struttura dal punto di vista statico e dinamico.

Nel soggiorno le aperture sono state realizzate ad anta scorrevole, pertanto, mancando 0,45 mq di superficie aerante, al fine di garantire la conformità igienico sanitaria, la ventilazione naturale è stata integrata dalla ventilazione meccanica controllata (Vmc) prevista dal progetto, ai sensi del dm 5/7/1975 art. 6, ovvero nel caso non sia installata, le aperture del soggiorno si apriranno ad anta. Esternamente il paramento laterizio a vista è stato ripulito con getto d’acqua ad alta pressione. I nuovi interventi sono stati realizzati con intonachino esterno in tinta chiara.

Navarrini – Lavezzo | Villa anni ’50 a Rovigo. Interni a lavori ultimati.

La nuova parete della terrazza verso strada al piano primo, per proteggere dalla vista, ma, nel contempo far passare luce ed aria, è stata realizzata con elementi in botticino lavorati a nido d’ape tipo “gelosia” con l’intento di richiamare l’architettura archetipica veneta.

Il nuovo volume in ampliamento posto sopra la terrazza esistente, integrato con l’esistente grazie alla sua forma semplice e compatta, è realizzato con struttura in legno e pareti tipo “sandwich” in Acquapanel e finito a intonachino.

Verso via Don Minzoni è stato realizzato un setto, sempre intonacato, che funge allo stesso tempo da elemento di raccordo tra nuovi interventi e l’esistente, e diviene anche elemento di protezione dello spazio domestico.

Navarrini-Lavezzo | Villa anni ’50 a Rovigo | Modello in cartonlegno.

Dietro il setto, con un’ampia apertura verso il giardino, il livello del calpestio a +45 cm definisce uno spazio privato esterno che si configura come un’estensione dello spazio interno. Nei fori finestra sono state posate termocasse isolanti e nuovi serramenti, con sistema oscurante a frangisole impachettabili.

Il foro finestra viene contornato da eleganti cornici realizzate in Eps e intonachino, integrate matericamente con i nuovi interventi, che compensano la variazione del foro finestra, stante il montaggio delle termocasse isolanti.

Il manto di copertura in coppi di laterizio è stato sostituito con lamiera di alluminio in tinta chiara per ridurre l’irraggiamento e quindi il surriscaldamento estivo. Nelle quattro falde sono stati collocati pannelli fotovoltaici per un totale di 12 kW.

Il sistema strutturale

Sono state realizzate nuove aperture previa demolizione dei paramenti esistenti, al fine di ricavare l’accesso al locale garage, ex locali ingresso e cantina. È stata ricollocata la scala di accesso al piano primo mediante la sua demolizione e ricostruzione. È stata realizzata anche una piccola sopraelevazione (2.90×4 h=2.70 m) ricavando una cabina armadio ubicata al piano primo (ex zona terrazzo) in corrispondenza del sottostante locale soggiorno.

Navarrini-Lavezzo | Villa anni ’50 a Rovigo | Cantiere | Cerchiatura con Hea in metallo

La struttura dedicata alla sopraelevazione è stata realizzata con pareti in X-Lam e copertura lignea. Le opere correlate alle lavorazioni menzionate hanno riguardato: l’inserimento di portali in acciaio, opere di rinforzo al livello del solaio piano primo con inserimento di travi in c.a. atte a sopportare i carichi indotti dalla sopraelevazione, rinforzi sulle murature costituite da mattoni pieni, spessore di 12 cm, eseguite mediante placcature con betoncino armato. S

i è proceduto poi al consolidamento del solaio del piano primo realizzato mediante la stesura di una cappa collaborante fibrorinforzata ad alte prestazioni meccaniche, spessore di 2 cm, colata sulla soletta esistente. Infine, è stata realizzata la nuova scala di accesso al piano primo.

Vista la particolarità della struttura realizzata intorno agli anni 50’, e vista la totale assenza di schemi strutturali esecutivi, si è proceduto con indagini conoscitive per individuare l’organigramma strutturale esistente.

Le indagini si sono concentrate prima sul sistema fondazionale e poi nell’individuazione della consistenza di solai e travi. Le fondazioni esistenti sono costituite da travi in c.a. con sezione principale rettangolare e altezza pari a circa 80 cm e base variabile tra 25 e 40 cm.

Tutte le fondazioni indagate presentano un allargamento alla base costituito da magrone di altezza pari a 25 cm e base variabile tra 45 e 80 cm. È stato quindi eseguito un rinforzo delle fondazioni esistenti mediante la realizzazione di una soletta in c.a., spessore 25 cm, collegata ai dadi esistenti mediante l’inserimento di barre in acciaio fissate con resine epossidiche bicomponenti.

Il rinforzo è stato eseguito solamente per consolidare e collegare le linee di scarico costituite dalle fondazioni rilevate, non avendo nessuna funzione statica d’incremento della capacità portante delle stesse poiché la variazione dei carichi dell’immobile ristrutturato è minimale.

Realizzata anche la chiodatura delle pareti perimetrali, costituite da due muri a una testa con interposta intercapedine d’aria, in modo da collegarle e renderle fra loro solidali.

Quest’intervento ha richiesto estrema cura in quanto, effettuando il foro passante dall’interno per il perno metallico di fissaggio, era necessario non bucare per intero il laterizio a vista rovinandolo irreparabilmente.

Nei pochissimi punti dove è stato forato accidentalmente si è restaurato il laterizio usando malta di cocciopesto in tonalità simile al mattone originale.

Navarrini-Lavezzo | Villa anni ’50 a Rovigo | Cantiere | Impianto fotovoltaico a tetto da 12 kW.

Strategia impiantistica

Considerando i parametri climatici locali, gradi giorno 2466, temperatura minima di progetto -5°C e temperatura massima estiva dell’aria esterna 31,5 °C, si è proceduto alla definizione della tipologia d’impianto da adottare. Gli impianti previsti a servizio dell’edificio sono: una pompa di calore aria-acqua, un impianto solare termico ad integrazione e un impianto fotovoltaico con pannellipolicristallini.

Navarrini-Lavezzo | Villa anni ’50 a Rovigo. Cantiere. Linee di diffusione Vmc.

L’impianto termo-idraulico è così composto:

  • Impianto termico autonomo riscaldamento – acqua calda sanitaria;
  • Impianto di raffrescamento autonomo;
  • Sistemi di generazione con impianto termico composto da pompa di calore;
  • Termoregolazione con sonda climatica esterna per singola zona e termostati a parete per ogni singolo locale;
  • Impianto di ventilazione meccanica dotato di recuperatore di calore;
  • Accumulo tecnico e solare ad integrazione dedicato al servizio dell’impianto radiante a pavimento e di produzione di acqua calda sanitaria;
  • Produzione mediante pompa di calore, serbatoio di accumulo.

L’edificio può essere definito “edificio ad energia quasi zero” in quanto sono contemporaneamente rispettati:

  • tutti i requisiti previsti dalla lettera b), del comma 2, del paragrafo 3.3 del decreto di cui all’articolo 4, comma 1 del decreto legislativo 192/2005, secondo i valori vigenti dal 1° gennaio 2019 per gli edifici pubblici e dal 1° gennaio 2021 per tutti gli altri edifici;
  • gli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili nel rispetto dei principi minimi di cui all’allegato 3, paragrafo 1, lettera c), del decreto legislativo 3 marzo 2011, n.28.
  • sono stati installati diffusori lineari tipo plenum per il raffrescamento e per le mandate della Vmc.

L’impianto elettrico, oltre alle dotazioni di serie, è implementato da un impianto antintrusione e dalla domotica per la gestione dei frangisole, della regolazione del riscaldamento/raffrescamento da remoto e delle telecamere di sorveglianza.

Navarrini-Lavezzo | Villa anni ’50 a Rovigo | Nuova scala in laterocemento.

In breve | Gli interventi eseguiti

  • Modifiche interne strutturali e non strutturali per ridefinire il distributivo con posa di cerchiature metalliche per realizzare aperture sulle murature portanti;
  • demolizione della scala esistente e realizzazione di una nuova scala interna in posizione diversa per ricavare nuovi spazi richiesti dalla committenza;
  • demolizione della soletta esistente al piano terra per realizzazione una nuova soletta ancorata alla muratura esistente e opere di rinforzo strutturale del solaio del piano primo;
  • sostituzione di pavimenti e rivestimenti;
  • sostituzione dei serramenti realizzati in legno-alluminio (modello “Sintesi” di Pavanello Serramenti);
Navarrini-Lavezzo | Villa anni ’50 a Rovigo | Nuovi interventi in X-Lam.
  • realizzazione di un nuovo volume sovrapposto alla terrazza esistente per realizzare una cabina armadio (ampliamento in adiacenza inferiore al 20% del volume esistente con applicazione del Piano Casa);
  • realizzazione di una terrazza accessibile sopra il tetto piano della zona d’ingresso attuale (ampliamento art. 30 delle Nta di Prg – sopraelevazione);
  • realizzazione di un nuovo impianto elettrico, antintrusione e domotico;
  • posa di pannelli fotovoltaici sul tetto;
Navarrini-Lavezzo | Villa anni ’50 a Rovigo | Termocassa in fase di montaggio
  • realizzazione di un nuovo impianto termo-idraulico, con impianto radiante a pavimento e Vmc;
  • posa di nuovi controsoffitti sia al piano terra sia primo (impostati ad altezze diverse);
  • cappotto isolante interno in lana di roccia e doppia lastra in cartongesso spessore 14 cm;
  • sostituzione manto di copertura in coppi con manto in lamiera di alluminio pannello Alubel Tek 28, posa di pannelli isolanti e guaina;
  • realizzazione del basamento esterno alla quota attuale dell’esistente basamento con pavimento galleggiante Marazzi;
  • realizzazione di un pergolato aperto-coperto in metallo per protezione solare con tende verso vicolo Tenani;
  • sistemazione degli spazi esterni;
  • demolizione della recinzione esistente (in parte pericolante) e realizzazione di una nuova recinzione con muro in c.a. intonacato e cancellate in metallo.

Chi ha fatto cosa

Committente: Privato
Progetto architettonico: navarrini architetti e associati, Rovigo, arch. Roberto Navarrini arch. Elena Lavezzo; collaboratori: Emma Vicariotto, Maria Targa
Direzione lavori: Arch. Roberto Navarrini, Rovigo
Progetto strutturale: Ing. Massimo Zanella, Rovigo
Progetto impianti: Cts srl, Rovigo
Strutture in legno: Ing. Mirco Mischiatti, Taglio di Po, Rovigo
Sicurezza: Arch. Filippo Ruggero, Rovigo
Impresa edile: Minimax srl, Rovigo
Opere del fabbro: Botton Maurizio, Villamarzana, Rovigo
Impianto elettrico e illuminazione: Bozza & Cervellin srl, Rovigo
Impianto idrotermico: Stellin srl, Rovigo
Nuovi interventi in legno: Artlegno, Taglio di Po, Rovigo
Foto: ©Fabio Bascetta.

Navarrini-Lavezzo | Villa anni ’50 a Rovigo | Interni a lavori ultimati.

Chi ha fornito cosa

Pavimenti: Marazzi – Barbujani Enrico, Adria, Rovigo
Struttura pavimento galleggiante: Eterno Ivica, Padova
Arredamento: Ultraspazio, Rovigo
Serramenti: Pavanello Serramenti srl, Rovigo
Manto di copertura: Alubel spa, Reggio Emilia
Betoncino e malte strutturali: Mapei spa, Milano
Cappotto e cartongessi: Dainese snc, Rovigo
Illuminazione esterna: Simes spa, Brescia
Pavimentazione drenante: Calcestruzzi spa, Bergamo
Fotovoltaico: Frigotermica srl, Venezia.

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