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Rpt su Regolamento edilizio tipo: servono tempi certi per uniformare la normativa su scala nazionale

L'adozione del Regolamento edilizio tipo sostituirà le 8000 norme comunali. Sono due le parti del Regolamento edilizio tipo: un capitolo è dedicato ai principi generali, un altro alle disposizioni comunali. Le considerazioni di Cesare Galbiati e fabrizio Pistolesi esponenti dei geometri e degli architetti italiani.

regomaneto-edilizioL’obiettivo del  provvedimento messo a punto dai tecnici del ministro Graziano Delrio è quello di uniformare e semplificare i regolamenti edilizi comunali secondo un elenco ordinato delle varie parti valevole su tutti i territori comunali.

Un regolamento edilizio tipo che sostituirà le 8000 norme comunali e che sarà suddiviso in due parti, ovvero un capitolo dedicato ai principi generali e un capitolo dedicato alle disposizioni regolamentari comunali.

A prevederlo è la bozza di decreto del ministero delle infrastrutture che mette a punto il regolamento edilizio tipo previsto dal decreto Sblocca Italia due anni fa.

Ora vi è l’accordo tra Stato, Comuni e Regioni sui contenuti e sulle modalità di attuazione, accordo comunicato in conferenza unificata prevista per domani. 

A questo punto prenderà il via la fase di adeguamento e le Regioni avranno 180 giorni a disposizione per recepire il regolamento edilizio tipo e stabilire le scadenze a cui i comuni si dovranno attenere per l’uniformità.

ARTICOLAZIONE

Come detto, il regolamento edilizio si articola in due parti: 

  • la prima denominata Principi generali e disciplina generale in materia edilizia richiama la disciplina generale dell’attività edilizia operante in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e regionale.
  • nella seconda, rubricata Disposizioni regolamentari comunali in materia edilizia, è raccolta la disciplina regolamentare in materia edilizia di competenza comunale la quale al fine di assicurare la semplificazione e l’uniformità della disciplina edilizia deve essere ordinata nel rispetto di una struttura generale valevole su tutto il territorio statale.

La prima parte dei regolamenti edilizi ha lo scopo di evitare duplicazioni di disposizioni nazionali e regionali dovrà limitarsi a richiamare con un’apposita formula di rinvio la disciplina relativa alle materie sotto elencate la quale opererà direttamente senza la necessità di un atto di recepimento nei regolamenti edilizi:

  • le definizioni uniformi dei parametri urbanistici ed edilizi
  • le definizioni degli interventi edilizi e delle destinazioni d’uso
  • procedimenti per il rilascio e presentazione dei titoli abitativi edilizi e modalità di controllo degli stessi
  • modulistica unificata edilizia, gli elaborati e la documentazione da allegare
  • i requisiti generali edilizi (accessi stradali e siti contaminati)
  • la disciplina relativa agli immobili soggetti a vincoli e tutele (paesaggistiche, territoriali, storico-culturali, ambientali)
  • le discipline settoriali aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia tra cui la normativa sui requisiti delle opere edilizie, le prescrizioni specifiche stabilite dalla normativa statale e regionale per insediamenti e impianti.

Per favorire la conoscenza della disciplina generale dell’attività edilizia avente diretta applicazione i Comuni devono provvedere alla pubblicazione del link informativo nel proprio sito istituzionale.

La seconda parte dei regolamenti edilizi avrà per oggetto le norme comunali che riguardano  l’organizzazione e le procedure interne dell’ente oltre alla sicurezza, qualità e sostenibilità delle opere edilizie realizzate, dei cantieri e dell’ambiente urbano anche attraverso l’individuazione dei requisiti tecnici e integrativi complementari rispetto alla normativa uniforme richiamata nella prima parte del regolamento edilizio.

IL PARERE DEI PROFESSIONISTI TECNICI

Il 29 settembre si è tenuta l’audizione della Rete delle Professioni Tecniche nell’ambito dell’approvazione dello Schema di Regolamento edilizio promossa dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

I rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche (Rtp) hanno affermato di sostenere e condividere il significativo processo di semplificazione della normativa in materia edilizia avviato nel biennio scorso dal Governo con l’Agenda per la Semplificazione 2015-2017 di cui l’approvazione della modulistica edilizia unificata è stato il primo risultato ottenuto sui sei obiettivi strategici e che vede ora un ulteriore traguardo rilevante nell’approvazione del regolamento edilizio tipo.

Tuttavia, hanno sottolineato l’esigenza di trasformare il RE in uno strumento che superi la situazione pregressa, fonte di vaste aree di discrezionalità e che è stata alla base di eccessive diversificazioni della disciplina edilizia. In questo senso.

La Rete condivide il principio che sembra ispirare lo schema di regolamento edilizio tipo in esame, ossia che le principali disposizioni che regolano l’attività edilizia con dispositivi legislativi nazionali e regionali che non necessitano di essere replicati nei regolamenti comunali.

I professionisti tecnici, pur preferendo che tale normativa fosse applicata in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, hanno riconosciuto che è necessario prevedere limitate diversificazioni per riconoscere ai comuni, nel rispetto delle normative regionali, di veder riconosciute le proprie peculiarità territoriali e architettoniche.

È importante però che questa attività sia svolta entro tempi certi e perentori. I tempi massimi che la Rete ritiene ragionevoli sono i seguenti: sei mesi per le Regioni per operare tale uniformazione, seguiti da altri sei mesi per i comuni per riscrivere i propri regolamenti secondo le indicazioni del Regolamento edilizio tipo.

Fabrizio Pistolesi | Consiglio Nazionale Architetti, coordinatore gruppo di lavoro Rpt sul regolamento Edilizio.
Fabrizio Pistolesi | Consiglio Nazionale Architetti, coordinatore gruppo di lavoro Rpt sul regolamento Edilizio.

Fabrizio Pistolesi | Consiglio Nazionale Architetti, coordinatore gruppo di lavoro Rpt sul regolamento Edilizio
«È stato un incontro positivo con interlocutori che hanno dimostrato di recepire le nostre osservazioni. Oltre alla discussione sulle nostre singole proposte, abbiamo colto loccasione per chiedere la nostra presenza alla prossima Conferenza Stato-Regioni, il luogo dove prenderà forma il testo definitivo. Sarebbe importante per i professionisti tecnici esserci per evitare che la grande mole di lavoro svolto venga vanificata con inserti dellultimo momento».

Cesare Galbiati | Consiglio Nazionale Geometri.
Cesare Galbiati | Consiglio Nazionale Geometri.

Cesare Galbiati | Consiglio Nazionale Geometri
«
Abbiamo avuto un riscontro positivo e come Rete abbiamo soprattutto ribadito la nostra disponibilità ad agire come supporto allazione legislativa su questi temi. Disponibilità che è stata prontamente recepita».

La Rete, inoltre, facendo seguito alle precedenti proposte di abrogazione e modifica delle disposizioni vigenti sottoposte alle autorità incaricate, relativamente alla seconda parte dello schema in analisi, quella relativa ai Comuni, ha sottoposto alcune osservazioni preliminari che si riserva di ampliare e articolare maggiormente in un eventuale ulteriore contributo, a supporto dei lavori dell’Autorità ministeriale.

Siamo disponibili a lavorare a una bozza di documento per fissare delle linee guida che aiutino i Comuni a redigere il proprio Regolamento nello spirito di unificazione e semplificazione che ci siamo dati. Infine, sulla scorta dellobiettivo di cui al punto 4.4 dellAgenda della Semplificazione: Verifica delle misure già adottate in edilizia e semplificazione delle procedure preliminari si dovràaprire una fase di vigilanza e collaborazione con gli Sportelli Unici per lEdilizia per verificare nel tempo se le nuove disposizioni avranno o meno raggiunto gli obiettivi prefissati ed eventualmente provvedere ai relativi aggiustamenti. A questo proposito, abbiamo messo a disposizione le nostre strutture ordinistiche territoriali che potrebbero agire come un vero e proprio Osservatorio capillare, anzi come una Rete di Osservatori» hanno concluso i due esponenti dei Geometri e degli Architetti.

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