Riqualificazione | Premio internazionale architettura sostenibile

Riqualificazione sostenibile di edilizia pubblica

Per la categoria progetti elaborati come tesi di laurea la medaglia d’argento è andata alla tesi «Vivere la città: strategie di riqualificazione quartieri Ater di Pescara» del duo Alimonti – De Vincenziis e la menzione d’onore al progetto di riqualificazione dell’area portuale di Ancona, zona ex Fincantieri, proposto da Margherita Gavazzi.

L’edizione 2013 del Premio internazionale architettura sostenibile, giunto alla sua X edizione, ha visto prevalere due lavori sulla riqualificazione urbana facenti parte della categoria Progetti elaborati come tesi di laurea.
La giuria, composta da Antonello Stella, Thomas Herzog, Glenn Murcutt, Erik Bystrup e Nicola Marzot, ha assegnato la medaglia d’argento ex aequo alla tesi di laurea «Vivere la città. Strategie di riqualificazione dei quartieri Ater Pescara» di Alessandra Alimonti e Vincenza De Vincenziis della Facoltà di architettura dell’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara.

Pescara | Progetto di riqualificazione dei quartieri Ater

Il lavoro è basato sul progetto di riqualificazione del patrimonio edilizio costituito dagli edifici di residenza pubblica costruiti a metà del 900 proponendo una strategia di recupero che possa essere applicata come metodo comune d’intervento anche in diverse altre realtà urbanistiche italiane.

Pescara | Progetto di riqualificazione dei quartieri Ater

Secondo la giuria «la tesi analizza il tema della riqualificazione del patrimonio edilizio costituito dagli edifici di residenza pubblica costruiti a metà del secolo scorso, argomento importante per la realtà di molte città italiane.
Questo tipo di edilizia pubblica versa oggi spesso in condizioni di obsolescenza e il suo recupero pare essere scelta responsabile per rispondere alla necessità di accesso ad alloggi a basso costo da parte di fasce sempre più ampie della popolazione.
Il valore della ricerca consiste principalmente nel proporre una strategia di recupero che possa essere applicata come metodo d’intervento anche in diverse città e regioni del Paese.
Il processo prevede un’accurata analisi preliminare delle condizioni di fatto e punta a definire varie strategie e diversificati livelli d’intervento (dalla semplice manutenzione alla trasformazione e ampliamento degli edifici originari), portando a ottenere uno standard qualitativo adeguato e un aumento delle superfici fruibili.
Chiaro, coerente e convincente appare il processo d’intervento sugli edifici esistenti che si prevede possa essere realizzato per fasi e con modalità tali da limitare i disagi per gli occupanti degli alloggi.
La completezza dell’approccio progettuale trova compimento nella proposta d’intervento di riqualificazione dell’intorno urbano degli edifici, promuovendo quindi un nuovo processo di rigenerazione urbana capace di coinvolgere in modo più ampio il tessuto urbano e sociale circostante».

Pescara | Progetto di riqualificazione dei quartieri Ater

Riqualificazione dell’area portuale di Ancona
Ad aggiudicarsi una menzione d’onore
è stato il progetto di «Riqualificazione e riassetto funzionale dell’area portuale di Ancona nella zona ex-Fincantieri», proposto dalla tesi di Margherita Gavazzi (Facoltà di architettura dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza).
La tesi ha come oggetto la riqualificazione dell’area portuale della città di Ancona come strategia di recupero del territorio urbanizzato, in contrasto con la tendenza diffusa rivolta a un consumo estensivo di aree inedificate.
Il progetto nasce dalla necessità d’individuare strategie per lo sviluppo sostenibile di una città che, negli ultimi settant’anni, ha perso il suo paesaggio storico e tradizionale, e quindi la sua identità.
L’area portuale è stata scelta nella convinzione che l’architettura sostenibile non riguardi solo l’innovazione tecnologica ma anche, e soprattutto, una progettazione in grado di rispettare il paesaggio, la storia e le tradizioni del luogo.
Con l’obiettivo di riusare il patrimonio esistente abbandonato, il progetto si muove parallelamente per la realizzazione del quartiere di Fincantieri per ripopolare il centro della città.
La giuria si é espressa come segue: «il progetto prevede la riqualificazione dell’area portuale della città di Ancona come strategia di recupero del territorio urbanizzato, in contrasto con la tendenza diffusa rivolta a un consumo estensivo di aree inedificate.
Il programma d’intervento si sviluppa attraverso una ridefinizione delle destinazioni d’uso, che contemplano l’inserimento di spazi residenziali e turistici, tali da condurre a ricucire l’area del porto con la città storica, in una sinergia di programma che possa indurre una mutua rigenerazione e qualificazione urbana.
Anche alla scala architettonica la tesi persegue obiettivi di sostenibilità progettando il nuovo edificato secondo adeguati criteri bioclimatici e prefigurando elevati livelli di efficienza energetica».

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