Scade il 15 ottobre il bando per la presentazione delle domande per contributi finalizzati allo sviluppo dei comuni con popolazione fino a 5mila abitanti. Finanziabili anche interventi sulle barriere architettoniche.
La scadenza per presentare domanda alla Regione Veneto è fissata al 22 ottobre. L’iniziativa fa parte del bando «Efficientamento energetico delle reti di illuminazione pubblica». Differenti le intensità del contributo a fondo perduto a seconda del numero degli abitanti.
Con la Giornata di studi si intende promuovere il confronto per arrivare all’impostazione di una «Agenda urbana nazionale». Strategie, innovazione tecnologica, efficienza energetica, programma di investimenti, aggregazioni, sono alcuni dei temi al centro del confronto che si sviluppa in 14 tracce affidate ciascuna ad un coordinatore.
Possono essere alienati a titolo oneroso beni ad uso prevalentemente abitativo che l’ente pubblico ritiene non strumentale all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali. Alla vendita provvederà l’Agenzia del Demanio tramite trattativa privata riguardante gli immobili per i quali sia stata espressamente autorizzata con decreto del Mef la vendita.
Incremento dell’attrattività turistica e valorizzazione delle eccellenze storico-architettoniche tra gli scopi del bando della Regione Lombardia. Le domande possono essere presentate dal 29 settembre al 30 ottobre. Esclusi dal bando i comuni capoluogo di provincia.
Per i comuni a corto di liquidità il provvedimento di dopodomani del Ministero dell’Interno sbloccherà 2,8 miliardi. L’importo dell’attribuzione per ciascuna amministrazione sarà pari al 66% delle spettanze, detratte le somme già anticipate a marzo.
A partire dal prossimo settembre per le assunzioni effettuate dal 26 giugno al 31 dicembre 2012 e per le assunzioni effettuate nel corso dello scorso anno le istanze potranno essere presentate dal 10 gennaio 2015. A prevederlo è il decreto del 28 luglio del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del ministero dello Sviluppo economico.
Si tratta di spazi finanziari che permetteranno ai sindaci di utilizzare parte delle risorse ferme in cassa. Il bonus è stato spalmato in due tranche: per il 50% sull’anno corrente e per il restante 50% sul prossimo anno. Dal Ministero dell’Istruzione un piano da 450 milioni per interventi di piccola manutenzione.
Dal prossimo mese tutti i comuni non capoluogo di provincia dovranno acquisire beni, servizi e lavori attraverso soggetti aggregatori della domanda o tramite unioni di comuni o accordi consortili.
